sabato 6 ottobre 2018

Frequency: gli scherzi dell'Aurora Boreale



Stavolta ci siamo: dopo numerosi film in cui il viaggio nel tempo era soltanto strumentale al plot, con Frequency, film di 118 minuti del 2000 per la regia di Gregory Hoblit, finalmente avrai di che discutere. 

Il film in realtà è un mix piuttosto interessante di azione, mistero investigativo, sci-fi e buoni sentimenti e chiunque potrà trovare una qualche componente gradita: tuttavia a te interessa la questione sci fi e di quella parlerai. 

Con un avviso: spulciare ogni singolo momento del film finirebbe per portare alla luce moltissime incongruenze dal punto di vista della teoria dei viaggi nel tempo e non è lo scopo che ti prefiggi: più semplicemente vuoi solo cercare di ricostruire il plot e capire come esso sia strutturato. E con una seconda premessa: per comprendere questo post è necessario aver visto il film chè la trama non la spoileri. 



Tempo al tempo 

Chi segue questo blog o chi non lo fa ma è appassionato di film con viaggi nel tempo sa perfettamente che esistono essenzialmente due diverse visioni: la timeline unica oppure gli "universi paralleli" ossia più timeline distinte. E che, per ogni pellicola, la prima questione è capire quale delle due soluzioni l'autore adotti. 

In questo caso la situazione non è semplice: il buon Hoblit inserisce una serie di particolari che possono richiamare tanto l'una quanto l'altra ed, in ogni caso, sorgono dei problemi. 

La timeline unica: difficile, molto difficile 

Per quanto sia funzionale al tema da trattare, Frequency prevede che, complice l'Aurora Boreale e per tutta la sua durata, un figlio poliziotto - John che vive nel 1999 - riesca a comunicare via radio con il padre pompiere - Frank, 1969 - e utilizzi questa possibilità per evitarne la morte sia in un incendio - il 12/10/1969 - che poi per cancro ai polmoni - nel 1989 -. Facendolo, però, cambia i fatti più volte ed in particolare il numero di vittime uccise da un misterioso serial killer tra il 1968 ed il 1969 che si scoprirà - ed è questa la parte investigativa del film - essere Jack, ex poliziotto a sua volta. 

Nel momento in cui John comunica a Frank e quest'ultimo segue i suoi consigli, i fatti come conosciuti da John si modificano. Il tutto viene reso dal regista con il concetto di "duplice memoria": John entra per un attimo in confusione, vede sia i ricordi della timeline prima delle azioni di Frank che quelli di quella modificata e fatica, all'inizio, a capire quali siano "veri" e quali no. Questo concetto di "memoria duplice" o , se vogliamo, di "ri-iscrizione della memoria" è il principale indizio che si tratti di una timeline unica perchè se ogni azione di Frank provocasse il sorgere di una nuova timeline nel momento della sua esecuzione, allora il John di quella nuova timeline non sarebbe quello della timeline che ha fornito le informazioni e non avrebbe senso avesse alcun ricordo di quella timeline visto che non ci è mai stato. 

Anche alcuni fatti che mostrano come la modifica nel passato - 1969 - provochi immediato effetto nel futuro - 1999 - starebbe per la timeline unica: ti riferisci alla bruciatura di sigaretta, all'iscrizione sul tavolo, al portafogli nascosto sotto la trave barcollante o ancora al mutamento delle notizie nei giornali e file della polizia. 

Funziona? Lo vediamo dopo. Per valutarle questa teoria è essenziale capire quali sono i punti da tenere in considerazione e, dopo averci pensato un po' su, hai concluso che tali punti chiave sono: 

- chi vive e chi muore dei protagonisti intesi come John, Frank e la moglie Julia e Jack l'assassino; 

- quali fatti portano a queste morti o sopravvivenze; 

- numero di vittime del killer. 

Nella versione originaria della timeline - che chiamerai T1 - Frank muore nell'incendio della Fabbrica di semi il 12/10/1969; la moglie Julia sopravvive fino al "presente", il 1999; Jack, per quello che dirai poi, ci lascia le penne il 12-10-1969. Il numero di vittime del serial killer è di 3. Il giorno 11-10-1969, però, Frank viene contattato dal figlio che lo avvisa ed ecco che parte la prima riscrittura della timeline che indicherai con T1M. 

Nella T1M, Frank sopravvive e vivrà fino al 1989, anno in cui muore di cancro; la moglie però muore il 22/10/1969 assassinata; Jack è ancora presente nel 1999; il numero di vittime è salito a 10 e tra di esse vi è Julia, madre di John. Qui accade un fatto che non è davvero semplice da cogliere a prima vista ma che è essenziale: subito dopo essere sopravvissuto all'incendio Frank si reca in ospedale solo per dire alla moglie infermiera Julia che la ama: Julia si accorge che le cure verso uno dei pazienti sono sbagliate e lo salva da morte. Quel paziente è Jack. Quindi, se nella T1 lui muore poco dopo aver mietuto la terza vittima, qui invece sopravvive e alla fine il death count sarà 10. Lo scopre amaramente John nel 1999 quando indaga sui file della polizia ed ecco che connette che l'aver salvato il padre ha comportato questo: nuova chiaccherata - in realtà anche più di una ma qui stai semplificando - e convince Frank ad investigare sulla prima vittima. E qui parte altra riscrittura della timeline che chiamerai T2M. 

Nella T2M Frank salva la prima vittima pedinando Jack; arriva tardi per la seconda. Però poi si ha il faccia a faccia, intrighi vari ed alla fine Jack assalta fa una visitina alla famiglia: senza dilungarti, finisce che Jack ci rimette una mano - e l'effetto si provoca subito nel 1999 quando sta assaltando invece John - e scappa. Frank è vivo nel 1999 - anche grazie all'ulteriore consiglio del figlio che lo ha invitato a smettere di fumare - ; Julia dovrebbe essere viva stando alle scene dei crediti; John è vivo; Jack muore nel 1999; ci dovrebbe essere a questo punto una sola vittima. In più, sempre dai crediti finali: John si sposa con la sua Samantha e sembrano aver un figlio - quella stessa Samantha che non lo riconosceva; quindi ci deve aver lavorato -; l'amico d'infanzia di John Gordo, seguendo il consiglio di John via radio, ha acquistato azioni della Yahoo e se la passa decisamene meglio di prima. 

Fai che ci metti uno schema.



E' appena il caso di notare come, nonostante per facilità di comprensione grafica tu abbia rappresentato tre linee differenti, in questa ricostruzione la timeline è una soltanto: le parti di timeline successive ai contatti non esistono più in quanto "riscritte", mentre la sola e "vera" timeline finale si ottiene seguendo la linea rossa. E allora ci metti un altro schema:



Si capisce che è essenziale che la riscrittura dovuta all'azione di Frank avvenga sempre in maniera completa prima del successivo contatto con John. Soprattutto, bene dalla rappresentazione si comprende il problema fatale di questa teoria: se le parti della timeline T1 e T1M successive ai contatti non esistono più, gli stessi contatti di John con Frank perdono la loro ragione di esistere in quanto la timeline finale corrisponde già alla migliore e quindi John non avrebbe ragione alcuna di contattare Frank. Ma devono avvenire o alla timeline T2M non si può arrivare in quanto ne sono causa determinante. E qui si apre la delicatissima questione della causa che provoca un effetto o dell'effetto che provoca la causa da cui è francamente impossibile trovare una via d'uscita; detto in altri termini, è nato prima l'uovo (le informazioni che John da Frank) o la gallina (l'azione di Frank che determina la necessità di John di fornire informazioni)? Non c'è scampo alcuno con la timeline unica. 

Più timelines: possibile ma di nuovo complicato 

Lo stesso schema che hai usato per illustrare come si arrivi alla timeline unica funziona benissimo per illustrare anche più timelines. Cosi':



A livello logico stavolta tutto funziona senza possibilità di incorrere nel famigerato problema di causa-effetto e chi determini chi. Basta solo capire che, ogniqualvolta avviene il contatto e Frank agisce sulla base delle informazioni ricevute, crea una nuova timeline, diversa dalla precedente. Peccato che proprio questo comporti una serie di problemi di non poco conto. 

Innanzitutto si scontra prepotentemente con il concetto di memoria duplice di cui hai parlato. Se il John delle varie timeline non è lo stesso come può aver memoria di qualcosa accaduto in una timeline che lui non ha vissuto? Non può. 

Secondo punto: come possono determinati effetti, prodottisi in una timeline, ripercuotersi in un'altra? Parli ovviamente della bruciatura sul tavolo, della iscrizione sul tavolo, del portafogli e della mano di Jack. Non dovrebbero. 

Per poter funzionare questa ricostruzione postula dei veri e propri assiomi: come tali non spiegabili, è così e basta senza ricercare alcuna spiegazione, ossia: 

- che il John di ogni timeline "successiva" - facciamo per semplicità di esposizione quello della T2M - conosca comunque tutti gli avvenimenti delle altre timelines, ipotesi possibile solo se si ammetta che ogni successiva timeline è una copia carbone solo leggerissimamente modificata di quella precedente. Non impossibile, ma nemmeno facilmente spiegabile. Se così non fosse, il concetto di memoria duplice proprio non avrebbe senso e del resto il film potrebbe benissimo funzionare meglio se non fosse stato introdotto; 

- che la creazione o lo spostamento in una nuova timeline siano dovuti alle semplici informazioni fornite da John a Frank e non alle successive azioni di Frank. Unico modo per poter ammettere che le azioni di Frank abbiano ripercussioni immediate nel 1999 di una nuova timeline già creata e non su quella da cui John aveva originariamente "chiamato", il che non potrebbe essere. Questo ci può anche stare senza particolari mal di testa. Che arriveranno comunque nel paragrafo successivo. 

Il finale: mani che spariscono e l'eroe che salva tutti 

Se già al punto in cui sei arrivato è davvero complicato capire come funzioni il flusso di informazioni nel tempo in questo film, col finale sarà meglio prendere un moment. Succedono essenzialmente due cose: 

- Jack sta per sparare a John ma improvvisamente la mano che teneva la pistola sparisce; 

- Frank, vivo quindi, arriva e spara a Jack e tutti felici e contenti. 

Spiegare ognuno di questi due eventi è davvero complicato, tanto che si utilizzi la timeline unica o la pluralità. 

Per il secondo puoi però aiutarti con l'immaginazione chè per fortuna il film non ispeziona quanto accaduto tra il 1969 ed il 1999 nella timeline T2M. Pochi ricordano infatti che il luogo da cui John trasmette è esattamente lo stesso in cui vivevano i genitori nel 1969; a questo punto è facile assumere che sia ancora il luogo in cui il Frank vecchio viveva. Potrebbe aver sentito del trambusto nella stanza accanto a quella in cui si trovava, essersi armato di fucile, aver realizzato in breve la situazione e aver capito che l'assalitore era quel Jack che probabilmente aveva pure dimenticato e aver fatto fuoco. In altri termini: non sapeva di trovare Frank nella collutazione, pensava fosse un ladro o un malintenzionato qualunque e meglio se era colui che gli aveva quasi - ma non ci era riuscito - rovinato la vita 30 anni prima. Soltanto che poi la frase che pronuncia diviene un po' sibilillina: "sono ancora qui campione" come a voler presupporre che il figlio John sarebbe stato sorpreso nel rivederlo, cosa che non dovrebbe accadere trattandosi della T2M in cui John deve sapere che il padre è ancora vivo e vive nella casa in cui visse dal 1969. 

Il primo, però, è proprio un bel rompicapo. Se è la T2M la perdita della mano da parte di Jack deve essere avvenuta almeno 30 anni prima: come può essere che lui impugni la pistola e utilizzi una mano che deve sapere di non avere? Qui non hai risposta proprio...o forse si. Almeno se si voglia utilizzare le teoria delle timelines multiple, va ricordato che ogni timeline non viene "riscritta" e quindi non cessa di esistere: semplicemente i personaggi che vediamo non sono più quelli della timeline precedente ma quelli di quella nuova. Ora: perchè l'effetto sparizione della mano si verifichi contestualmente nel 1969 e nel 1999 occorre che vi siano due timelines e che il fatto avvenga in contemporanea (già di per sè concetto difficilissimo da comprendere) nelle due timelines; detto in altre parole queste due timelines sono "sfasate" temporalmente per cui il tempo x in una è il momento nel 1969 in cui Jack perde la mano e nell'altra quello nel 1999 in cui la mano sparisce. Schema di nuovo:



Molto semplicistico, in quanto non si tratta in realtà di due sole timelines sfasate ma di una molteplicità di timelines diverse - una nuova viene ogni volta creata quando Frank agisce sulla base delle informazioni date da John - a coppie comunicanti: per ciascuna coppia esiste uno sfasamento di 30 anni per cui quando qualcosa accade nel 1969 nello stesso momento accade anche nel 1999, soltanto che John non lo realizza sempre subito. Complicato? Sì. Funziona? Sì, perfettamente. 

Conclusioni 

La teoria che prediligi è dunque quella delle timelines multiple - non vuoi contare quante siano ma sono davvero moltissime - collegate a coppie e sfasate l'una rispetto all'altra di 30 anni. Gli autori del film, del resto, a parte la sfortunata invenzione della "memoria duplice" che rischia davvero di compromettere la logica del film, si sono ben cautelati introducendo tramite un bel telegiornale una serie di concetti fumosi ma tali da poter alla fine giustificare quanto si è visto. 

Parlando di Teoria dei Filamenti e di 10/11 dimensioni diverse di cui potrebbero essercene più di una temporale, di Teoria dei Quanti e di "tempo fluido, non legato ai tradizionali concetti rigidi e psicologici di passato, presente e futuro", di un'aurora boreale - che altro non è che il contatto tra il Vento Solare e il Campo Magnetico della Terra - più luminosa che mai si sia vista nella storia dell'uomo, hanno praticamente reso possibile il film e nemmeno necessitante di una spiegazione logica dato che di molti di quei concetti la scienza attuale sa davvero pochino. 


Nel complesso un film che raccomandi calorosamente anche per la massiccia dose di componenti di cui è composto, tali da far contenti i fan di pressochè qualsiasi tipologia; affascinante il giusto, ha del resto anche ricevuto un reboot in forma di serie in 13 episodi nel 2017. Per chi voglia vedere l'aurora boreale, qui.

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