sabato 19 novembre 2016

Snowpiercer: ecco perchè guardarlo



Snowpiercer è un film del 2013 di produzione americana- coreana, diretto da Bong Joon-Ho e capace di incassare qualcosa come 86 milioni di dollari nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. 

Alla base del grande successo sta però un piccolo segreto. La storia originale di deve infatti ai due fumettisti francesi Sean Marc Rochette e Benjamin Legrand che pubblicarono quasi in sordina la loro opera dal titolo "Le Transperceneige" nel 1985. Bong ne acquistò i diritti nel 2005 e ci mise quasi 8 anni per poter arrivare alla trasposizione cinematografica la quale, a detta dello stesso autore, non è al 100% fedele. 

Molteplici le ragioni per guardare questa piccola perla, le principali dopo la pausa. 


1 - La storia

Sicuramente molto innovativa al tempo del fumetto, sicuramente molto meno al tempo della trasposizione cinematografica ma comunque di sicuro impatto. 

Anno 2031: la Terra è coperta di ghiaccio dopo che l'umanità, responsabile del surriscaldamento globale, aveva inopportunamente cercato di porvi rimedio con il CW7, refrigerante artificiale, nel lontano 2014. A nulla valendo le proteste dei Gruppi Ambientalisti e dei Paesi in Via di Sviluppo, tutto quello che del genere rimase era contenuto in un treno, progettato dal giovane Wilford, che percorre incessantemente una rotta ferroviaria di 438.000 km da ormai 17 anni. 



2- Il contesto sociale

Già dall'entrata sul treno i passeggeri erano stati divisi a seconda del biglietto acquistato e successivamente le differenze si erano acuite a seguito dell'amministrazione dovuta al "Divino Custode" - Wilfred su cui tornerai. 

Esistono cosi' le classi privilegiate che stanno nei vagoni di testa - la locomotiva è dedicata a Wilfred - e poi le classi inferiori che si trovano a dover vivere negli angusti e sporchi spazi delle carrozze di coda. L'unico loro nutrimento è dato da blocchi neri di proteine portati ad intervalli regolari da soldati dei vagoni di testa; non sanno o ricordano nemmeno che sapore possa aver una bistecca. Il sovrappopolamento rappresenta un problema piuttosto serio che viene risolto nella maniera che sarà chiarita nell'ultimo punto di questo post: prima dell'arrivo dei blocchi, già dopo un solo mese dalla salita sul treno ed a seguito del depredamento di tutti i beni da parte di Wilford, la fame era cosi tanta che portò addirittura ad episodi di cannibalismo.

Al fine di tenerli sotto controllo i membri della elite di testa dispongono di forze armate di fucili; periodiche visite mediche vengono condotte con la scusante di verificare la condizione della plebe ma con l'intento di catturare i loro bambini destinati ad essere indottrinati o addirittura ad essere per sempre intrappolati in buchi dove curano la funzionalità degli ingranaggi del treno. I punti di contatto tra le due classi sociali sono forniti da Ms. Mason, zitella classica occhialuta con ruolo non ben precisato di Ministro, e dalla Donna in Giallo, responsabile del rapimento dei bimbi. 

Non sorprende che la situazione determini rivolte: proprio una di queste costituisce la trama del film. Già tre anni dopo la partenza del treno vi era però stata la rivolta del 7 i quali furono abbandonati fuori dal treno e tuttora le loro figure congelate sono visibili durante il passaggio annuale del treno nel luogo dell'accadimento. Altre proteste minori vengono sedate con la tortura: un semplice tentativo di ribellione porta il soggetto a vedersi il braccio esposto fuori dal treno e poi frantumato con un martello. Altro mezzo per tenere le masse sotto controllo è il Cromolt, allucinogeno ricavato da rifiuti industriali e altamente infiammabile che viene periodicamente somministrato a soggetti scelti e che sarà elemento fondamentale per comporre l'esplosivo con cui uno dei protagonisti tenterà di aprire la porta di uno dei vagoni. 

Quanto alle nazionalità, è abbastanza chiaro che la popolazione del treno abbia differenti origini come prova anche l'esistenza di traduttori umani ed elettronici real time. 

3- La scoperta dei vagoni

Uno dei motivi per cui il film piace davvero è il fatto che la risalita verso la locomotiva dei rivoltosi comporta la scoperta continua dei vari vagoni e getta maggiore luce sull'organizzazione del treno: insiti nel film sono non soltanto una forte componente thriller e di combattimento ma pure un progressivo passaggio dall'ignoranza alla conoscenza. 

Si potranno cosi scoprire carrozze dove vengono stivati in camera criogena i corpi di molti uomini - da una di esse usciranno Nam Kun Minsu, esperto i sicurezza del treno e la figlia Yona con strane capacità da veggente - , carrozze in cui viene immagazzinata l'acqua - che si scoprirà poi essere ricavata grazie alla peculiare forma della locomotiva che frange il ghiaccio, da cui il nome del treno - varie carrozze destinate all'alimentazione delle classi superiori - serre, acquari, cucine,allevamenti di pesci e polli - carrozze scuola - in cui viene svolto un vero e proprio indottrinamento e propaganda stile dittatoriale in favore di Wilford - e una vasta gamma di carrozze destinate al divertimento dei ricchi - sartorie, ristoranti, discoteche, saloni di bellezza, piscina, terme, dentista. 

Il tutto ad acuire maggiormente la profonda differenza tra le classi inferiori che versano in condizioni di estrema sporcizia e il luoghi angusti e classe superiori in ambienti ben illuminati e caratterizzati da lusso quasi sfrenato. 


4- Il mondo esterno

Altra caratteristica da non sottovalutare riguardo la situazione delle classi inferiori è il fatto che vivano in ambienti scarsamente illuminati e senza alcuna possibilità di osservare il mondo all'esterno. Il quale è ricoperto dai ghiacci. Sapienti e maestose sono le poche inquadrature che il regista fornisce che inducono lo spettatore a sentirsi "costretto" nel claustrofobico ambiente del treno in cui la maggior parte della pellicola si svolge. 

Proprio da queste poche inquadrature si viene a conoscenza della Rivolta dei Sette e del fatto che il conteggio degli anni viene individuato col passaggio presso un punto specifico del mondo - il Ponte Ekaterina - che sancisce il Capodanno


5- Wilford

Villain del film ma nemmeno tanto villain. Salvatore dell'umanità grazie all'essere il visionario che fin da piccolo vide il treno come qualcosa di più che un semplice mezzo di trasporto; disposto a tutto pur di contenere quanto rimane del genere umano nel treno e di assicurare la funzionalità della sua creazione, incluso rinchiudere un povero bambino all'interno di uno spazio che non gli consenta nemmeno di muoversi al solo fine di sostituire un meccanismo non più funzionante. 

Ma anche governante quantomeno discutibile che fonda la sua organizzazione sia sull'indottrinamento fallace dei giovani, sia sull'utilizzo di mezzi violenti ritenuti necessari per il mantenimento dell'ordine. E, soprattutto, sull'inganno e la bugia: d'accordo con il capo della classi inferiori - Gilliam, guidatore di treno pur esso, privo di una gamba - al fine di provocare delle rivolte da sedare nel sangue per contenere l'aumento della popolazione. 

Infine, uomo pragmatico che giustifica tutte le sua azione con la necessità di mantenere ordine e in grado di consapevolmente riconoscere che il suo tempo è passato e di individuare il protagonista e capo dei rivoltosi Curtis come suo successore. 

6- Il colpo di scena finale

Il treno è l'ultima speranza di sopravvivenzea del genere umano, da li' in poi condannato a viverci a causa della sua stupidità. Ma l'esperto di sicurezza Nam crede invece che si stia per arrivare ad un disgelo e che la vita sul pianeta sarà di nuovo possibile. Nel finale Curtis decide di porre fine alla marcia del treno che deraglia: rimangono in vita solo la figlia di Nam e il piccolo Timmy, precedentemente condannato a fungere da ingranaggio del treno. E mentre costoro escono dalla locomotiva...appare un orso bianco in cima ad una montagna innevata. 

Per fortuna dell'umanità Nam aveva dunque ragione: due persone soltanto saranno a questo punto i nuovi Adamo ed Eva anche se le possibilità appaiono piuttosto risibili. 


In conclusione un gran bel film, due ore che contengono tutto ciò che un appassionato possa gradire.

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