FILMONI

Dalla Fantascienza all'Horror, dal Giallo alle Serie Tv, quattro parole semi serie

MISTERI DEI TITANI

Tra le Mura e fuori, molte questioni e qualche risposta

BREAKING NEWS

Notizie veloci o meno, di prima mano o meno, su tutto e niente

...ENTRA E SCOPRI

Un po' tutto quello che ci piace senza ordine particolare e con divertimento assicurato

domenica 22 ottobre 2017

Predestination e i suoi salti temporali: un tentativo di ricostruzione



Wow. Con questa semplice parola puoi esprimere le tue sensazioni al termine della visione di "Predestination", film australiano del lontano 2014 ma colpevolmente arrivato nelle sale del Belpaese soltanto ad inizio 2017. Scritto e diretto dai fratelli Spierig - due tizi di cui si ricordano un paio di titoli in 10 anni -, e largamente ispirato alla storia breve "All Of You Zombies" - in italiano arrivata come " Tutti i miei fantasmi - del 1959 di Robert A. Heinlein, porta circa 1 ora e 40 minuti di sano intrattenimento cui unisce un bel esercizio celebrale

Citi subito i tre attori protagonisti. Ethan Hawk e Noah Taylor interpretano alla perfezione i loro rispettivi personaggi; l'australianissima Sarah Snook ne impersona persino due ed in entrambi i casi in maniera superlativa. 

E citi pure subito quelle che sono le principali letture oltre la fantascienza: dramma psicologico in cui si leggono l'impotenza umana di fronte al destino, l'ineluttabilità di chi realizza progressivamente - e lo spettatore con lui - che tutto è già scritto, la sofferenza nel conoscere progressivamente se stessi e nel cercare in qualche maniera un equilibrio tra le proprie diverse componenti, così diverse ma tutte reclamanti la loro parte. Per molti non si tratta nemmeno di un film di fantascienza: sarebbe soltanto - e la lettura non è necessariamente peregrina - un viaggio nella psiche umana di un unico soggetto, una rappresentazione di quanto si possa essere diversi ma sempre uguali a se stessi allo stesso tempo. 

E adesso il piatto forte: come si svolge la componente fantascientifica del film? Ha senso? Ci sono dubbi, domande, contestazioni? Hai voglia. 

Avviso e compendio allo stesso tempo: il post può essere compreso solo da chi il film l'ha già visto. Se non l'avete ancora fatto, provvedete. Non si tratta di una recensione del film in via generale ma soltanto di speculazione su una delle sue componenti. 

lunedì 9 ottobre 2017

Twin Peaks S3: 5 cose che ti hanno lasciato l'amaro in bocca




Se vi aspettavate un post sugli Ep. 17 e 18 della stagione 3, mandati in onda in contemporanea, e conseguente analisi e possibile interpretazione del finale...beh, no. 

Se invece attendevate un post finale che tessesse lodi sperticate a questa produzione di Lynch e Frost...beh, nemmeno. 

Le ragioni sono piuttosto semplici. Serve tempo - e una giusta serie di rewatches - per formulare una teoria che un minimo possa reggere e del resto l'Internetto tutto è già esploso di possibili letture che è anche piuttosto complicato trovare una nuova chiave che non sia già stata detta. Dall'altro lato, magnificare l'ennesima grandissima opera di Lynch e Frost sarebbe davvero troppo ma troppo semplice: tirare fuori tutto quello che ha funzionato probabilmente rindondante. 

Per questo motivo hai deciso piuttosto di buttare giù alcune parole su quello che di questa terza stagione ti ha impressionato meno e ti ha pure magari lasciato con un leggero retrogusto di amarognolo tipo Guinness anche se non deluso, sarebbe termine troppo grosso.