Che Shingeki no Kiojin abbia dei difetti è assolutamente assodato, a cominciare probabilmente da un disegno non particolarmente convincente talvolta. Tuttavia l'opera si fa ampiamente perdonare per alcuni tratti davvero forti, in primis la trama e soprattutto la sceneggiatura.
Uno dei più grossi meriti che vanno riconosciuti all'autore è senz'altro la misteriosa capacità di distogliere l'attenzione su qualche personaggio che, per qualche motivo, diventerà poi essenziale nel prosieguo. Accadde con Berthold e Reiner, accadde con Annie.
E tutto sembra lasciar presagire che debba accadere a breve - forse già nella prossima uscita - con Keith Shadis, precedentemente visto solo nel suo ruolo di istruttore delle reclute della 104a. Con un nome che è tutto un programma: "shade" in inglese significa "ombra" e sembra davvero che questo personaggio sia rimasto nell'ombra troppo a lungo pur conoscendo più cose di quanto sia dato intuire. O forse è semplicemente riferito alle occhiaie?