lunedì 9 ottobre 2017

Twin Peaks S3: 5 cose che ti hanno lasciato l'amaro in bocca




Se vi aspettavate un post sugli Ep. 17 e 18 della stagione 3, mandati in onda in contemporanea, e conseguente analisi e possibile interpretazione del finale...beh, no. 

Se invece attendevate un post finale che tessesse lodi sperticate a questa produzione di Lynch e Frost...beh, nemmeno. 

Le ragioni sono piuttosto semplici. Serve tempo - e una giusta serie di rewatches - per formulare una teoria che un minimo possa reggere e del resto l'Internetto tutto è già esploso di possibili letture che è anche piuttosto complicato trovare una nuova chiave che non sia già stata detta. Dall'altro lato, magnificare l'ennesima grandissima opera di Lynch e Frost sarebbe davvero troppo ma troppo semplice: tirare fuori tutto quello che ha funzionato probabilmente rindondante. 

Per questo motivo hai deciso piuttosto di buttare giù alcune parole su quello che di questa terza stagione ti ha impressionato meno e ti ha pure magari lasciato con un leggero retrogusto di amarognolo tipo Guinness anche se non deluso, sarebbe termine troppo grosso. 


Mr. C  e BOB, due badass teneroni

Per ben 16 episodi, fino perlomeno alla rivelazione di Gordon Cole ad inizio puntata 17, Mr. C - con BOB incorporato - è stato dipinto come una forza praticamente inarrestabile: un vero e proprio Badass con il quale non si può scendere a patti in nessuna maniera. Inganna, uccide, mostra una forza chiaramente innaturale - basti ricordare la scena del braccio di ferro - , non muore nemmeno quando dovrebbe - viene sì ucciso da Ray ma poi i Boscaioli lo rianimano - e, ovviamente, non ha alcun tipo di remore nemmeno nell'uccidere un figlio che ha comunque procreato utilizzando una donna con tutte le probabilità in coma. 

Poi l'episodio 17: cade per un semplice colpo di pistola tra l'altro dato dalla meno probabile delle persone, Lucy. Tocca quindi a BOB che, per qualche motivo, se ne stava tranquillamente rintanato in lui senza dire nè A nè BA - unica sua apparizione verso l'inizio della serie, quando Mr. C constata che "è buona cosa" che è ancora in lui - per tutta la serie per poi apparire come sfera nera come Judy - o The Experiment - l'ha creato. E li ti aspetti finalmente battaglia cruenta di quella da vittime se per caso ci debba essere una vittoria dei buoni: no, wonder boy col guanto verde improvvisamente apparso dal nulla nella serie qualche puntata prima, tira tre colpi - contati - e lo stende una volta per tutte. 

Il punto è semplice: BOB faceva paura nelle stagioni 1 e 2 e Mr. C lo fa per 16 puntate nella stagione 3. Solo che vanno giù troppo facilmente. D'accordo che si scopre che non sono la vera minaccia e d'accordo che non ti aspettavi uno scontro come Goku contro Freezer; però, oh, manco che venissero liquidati con la stessa facilità con cui Achille aveva steso Patroclo. 


Ambientazioni e atmosfere

Se c'era una cosa che ti aveva subito colpito delle prime due stagioni, tanto da farti tranquillamente sorpassare alcune puntate non proprio esaltanti, era la location accompagnata dall'atmosfera che la sapiente regia di Lynch era riuscita a creare. Accompagnate dalle musiche di Badalamenti, quelle due cascate sul cui picco sorgeva il Great Northern Hotel, quel cartello che ci introduceva a Twin Peaks e e la mostrava attorniata da una foresta enorme, quella cittadina con quel suo aspetto moderno ma allo stesso tempo estremamente di provincia, persino quei capanni nei boschi, ti avevano a dir poco estasiato. 

Sparito tutto nella stagione 3. Sì, è vero che qui i luoghi sono diversi e solo raramente si tocca Twin Peaks: ma quando lo si fa, lo si fa in una maniera che ha indiscutibilmente perso l'antico fascino. Le poche inquadrature delle foreste attorno alla piccola cittadina non rivaleggiano minimamente con i panorami mostrati nelle precedenti stagioni; le nuove location, se possono anche piacere, sanno di maledettamente pratico e veloce, senza suscitare, di per sè, alcuna vera emozione. 

Per dirla semplice: preferivi svegliarti in una stazione di polizia in una remota cittadina dello stato di Washington con il tavolo dei convegni pieno di ciambelle multicolore piuttosto che in un casinò di Las Vegas con tre starlette a servire anonimi panini.

Chi si rivede...

Ok, non potevano per varie ragioni essere presenti tutti i personaggi che la serie ti ha fatto amare e con cui ti ha indotto ad empatizzare. Il punto è che molti di quelli che tornano e che erano stati parte integranti in una maniera o nell'altra delle prime due stagioni contribuendo quantomeno con le loro vicende personali e i loro rapporti a creare quella "fiaba" chiamata Twin Peaks, qui hanno poco spazio e se ce l'hanno nemmeno importa più di tanto. Se saranno ricordati, lo saranno solo per le apparizioni nella stagione 1 ed in quella 2: non certo per il loro contributo nella stagione 3. 

La lista sarebbe lunghissima ma ti limiti a citare tutto il commissariato di polizia di Twin Peaks con eccezione forse del solo Hawk e di Bobby; Shelley; Norma e Ed; Nadine e Jacoby; tutti i personaggi del Great Northern.

E la menzione speciale va ad Audrey Horne che a tuo parere è stata chiaramente inserita di forza soltanto perchè personaggio amatissimo dai fans visto che tutta la sua storia non sembra - e questa è la parola chiave quando si parla di Lynch e Frost - aver nulla a che fare con la trama principale ed e comunque ben poco intellegibile. 


...e chi no

E vi sono poi personaggi che spariscono per non saperne più nulla. Di nuovo: ci sono ragioni ben precise e lo sai benissimo; tuttavia alcuni di loro avevano un ruolo non proprio esattamente marginale. 

Se si può capire che tutta la parte "politico-commerciale" della cittadina di Twin Peaks - e quindi pensi a Catherine Horne, a Pete Martell, a Josie Packard; ai Renault e a tutti i loro traffici canadesi illeciti vari - non sia riproposta, e se puoi anche ammettere che un personaggio comunque piuttosto interessante come Windom Earle non appaia - perchè oh, può pure averci lasciato le penne tranquillamente -, non ti capaciti proprio di come si sia invece volatilizzata Annie, sorella di Norma, e ragione principale per cui Cooper si reca nelle Logge. Sì, va bene che alcuni retroscena porrebbero in discussione questa conclusione che sembrava invece cristallina 25 anni or sono: però davvero, il semplice fatto che l'attrice che la interpretava non andasse a genio al produttore, sembra un po' troppo poco per escluderla. 

Di Audrey, tornata sì ma solo in una certa maniera, hai già detto. 

Sottotrame tante, risposte poche

Alla fine quello che conta è che la trama principale abbia una possibile chiave di lettura perchè i fans possano scervellarsi: questo c'è e va bene. 

Però davvero sono troppe, troppe le sottovicende che rimangono in sospeso o che addirittura sono inserite in maniera praticamente inconcludente; non solo quelle che non hanno potenzialmente alcuna influenza sul plot principale, pure quelle che invece ce l'hanno o la dovrebbero avere. 

Fanno parte di questa categoria, in ordine sparso e senza alcuna pretesa di esaustività: 

- la drogata che chiama il 119 in occasione del primo tentativo di tirar giù dalle spese Dougie
- Red, un vero mistero. Spacciatore con l'hobby dei giochi di prestigio nonchè fortunato amante di Shelley - che la lezione non l'ha mica imparata -, sembra quando appare un gran badass salvo poi scomparire e tanti saluti
- Nadine/Jacoby: che faranno? Si sposeranno? 
- Jerry e Ben Horne ed il primo in particolare. Con tanto di sottotrama dell'affascinate segretaria del primo - oh, sempre Ashley Judd è - e della sua problematica situazione familiare
- tutte le scene di dialoghi tra personaggi che manco si capisce cosa c'entrino al RoadHouse inclusa una ragazza occhialuta che caccia un urlo da rompere i vetri
- la scatola nera da cui appare la prima volta The Experiment e il misterioso miliardario che la finanziava
- Becky, figlia di Shelley e Bobby, e Steven. 
- tutta la vicenda di Carl e del suo camping
- Wally Brando

E può bastare cosi perchè hai citato solo quelli di questa stagione; poi vi sarebbero anche quelli delle stagioni precedenti, eh. 



E queste sono quelle che ti sono venute in mente. Questo non significa che Twin Peaks S3 non ti sia piaciuto, anzi; addirittura spereresti in una Quarta Stagione ma non tra 25 anni. 

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