lunedì 1 giugno 2015

Skinwalker ranch: quando accade qualcosa di inspiegabile



Qualche tempo fa nel blog principale ti era capitato di occuparti di un RPG Indie che trattava della tematica degli Skinwalker: sostanzialmente esseri mutaforma vagamente imparentati con i Lupi Mannari che possono switchare tra forma canide e umana a piacimento, senza dover attendere la luna piena. Deboli alle pallottole d'argento - come i loro cugini mannari - sono testimoniati principalmente nelle leggende degli indiani d'America come portatori di miseria e rovina e non di rado identificato come esseri umani che hanno acquisito poteri soprannaturali uccidendo un loro parente. 

Nel 2013 viene realizzato un mockumentary - Skin Walker Ranch -  che tratta di una simile leggenda in un ranch dello Utah - realmente esistente e realmente, a quanto pare, additato per la presenza di fenomeni UFO. Il film ottiene un'accoglienza freddina; tuttavia presenta qualche motivo d'interesse. 




La storia parte con un padre -  Hoyt - che torna nel proprio ranch giusto in tempo per festeggiare il compleanno del figlioletto Sam, cui regala un guantone da baseball; i due si recano all'esterno per fare una partita e il figlio misteriosamente sparisce. 

Circa un anno dopo, dopo che il povero padre è stato considerato alla stregua di un pazzo e abbandonato da tutti e la madre è finita in cura psichiatrica, arriva un dottorando di un'organizzazione connessa con lo studio di fenomeni paranormali: egli costruisce un'intera equipe che faccia luce sulla misteriosa sparizione del piccolo. 

Nel corso della storia vengono introdotti praticamene quasi tutti i tipi di fenomeno paranormale conosciuti. Molta carne al fuoco davvero. 


Si inizia con gli infrasuoni che accompagnano l'apparizione di una luce sfavillante e inquietante allo stesso tempo: Lisa, veterinaria del gruppo, esamina i corpi morti di alcuni pipistrelli concludendo che quei suoni devono aver messo fuori uso il loro radar e fornendoci una interessante spiegazione: tutti i principali fenomeni naturali - eruzioni vulcaniche, terremoti, maremoti - sono accompagnati e preceduti da emissioni di infrasuoni non percepibili dall'orecchio umano ma da quello di alcuni animale, ragion per cui essi riescono a prevedere questi disastri. 

Non è solo l'udito dei protagonisti ad essere messo a dura prova. Grazie alla tecnologia a disposizione vengono installare delle video camere nei principali punti del ranch; tali strumenti possono riprendere anche la notte, grazie alla registrazione a infrarosso. Grazie a questo i protagonisti riusciranno a scoprire che il piccolo Sam - probabilmente in versione Poltergeist -  attraversa la cucina del ranch sempre nella stessa maniera e sempre alle ore 11.11 di ogni giorno. Appostatisi, riescono a vedere il bimbo e Hoyt comincia a dare di matto, cercando di inseguirlo e non curando le indicazioni della troupe degli investigatori. 

Nel frattempo in una delle catapecchie che si trovano nel ranch, i protagonisti ritrovano una videocassetta che l'esperto di tecnologia riesce a passare su altro supporto. Egli deciderà di scappare a gambe levate - maledicendo l'amico che lo ha condotto nel ranch e avvertendo tutti che devono andarsene il prima possibile - dopo essere venuto a contatto con una forza che lo scaglierà a miglia di distanza causandogli anche un danno al braccio. Il suo lavoro permetterà agli altri protagonisti di scoprire che già l'organizzazione era stata nel ranch alla fine degli anni '60 e che anche in quel caso si erano verificati dei fenomeni paranormali. In particolare sembra proprio che la bambina che apparentemente hanno salvato e che di trova in uno stato catatonico - Rebecca - sia dotata di poteri psichici che utilizza per uccidere i membri di quella squadra prima di mostrare il suo volto angelico tramutarsi in quello di un mostro insanguinato. 

Mentre la tensione cresce tra i membri del gruppo e tra gli stessi e Hoyt, viene anche chiamato uno sciamano indiano: costui, appena cerca di mettersi in contatto con gli spiriti dei propri avi che possano dar protezione, interrompe bruscamente la seduta e avverte i presenti che devono scappare in quanto il male è ormai insediato in quella terra. Aggiunge che le tradizioni tramandano che molti del loro popoli si allontanavano dall'accampamento per tornarne completamente cambiati. 

L'ultima notte è quella che riserva le apparizioni principali: arriva lo Skin Walker propriamente detto - un lupo  mastodonte che impedisce ai protagonisti la fuga, cacciandoli mentre sono nel loro veicolo che poi provvederà ad accartocciare come una cartina -; torna Sam che induce il padre a seguirlo nei campi di grano - e del povero Hoyt si perderanno da questo momento in poi le tracce -; la consueta luce accompagnata da suono frastornante e da un vero e proprio alieno che darà la caccia ai protagonisti e desisterà solo dopo aver fatto sparire Lisa. 

Il film si conclude fornendo la risposta a tutti i quesiti: mentre Sam si trova nel campo di grano arriva una gigantesca astronave che proietta fasci della ben nota luce in cielo. Era quindi opera degli extra terrestri. Tuttavia nulla si sa di loro, dei loro scopi e di come li conseguano. 

Un film in sostanza che rappresenta, nella forma del mockumentary, tutte le forme di paranormale che possano venire in mente, con esclusione forse della stregoneria. Se questa è una prima ragione per guardarlo, le altre sono costituite dallo sviluppo della trama piuttosto accattivante - passo dopo passo e in maniera incerta vengono scoperti i particolari che porteranno alla scoperta finale - e da una recitazione tutto sommato abbastanza buona pur non potendo vantare un cast conosciuto. 

Di negativo c'è invece la lentezza che a tratti si manifesta e, forse, qualche scelta tecnica abbastanza discutibile specialmente a livello di filtri colore che risultano un po' troppo scuri. 

Nel complesso comunque un film godibile, specialmente per gli appassionati di paranormale e del genere mockumentary. 

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