domenica 5 luglio 2015

The Demented: è il riassunto della produzione?



L'hai già detto a più ripetizioni nel blog principale: sei entrato abbastanza in fissa con i film che parlano di strane infezioni che colpiscono prevalentemente gli umani - ma non solo - e finiscono per creare scenari apocalittici dove i protagonisti di turno devono trovare la maniera di scappare da qualche posto, di combattere i nemici, di trovare cibo e acqua etc. 

In altri termini: film di genere survival horror

Ed ecco che ne hai visto infatti un altro: "The Demented" che tradotto suona più o meno come "I Dementi", allegra produzione del 2013 a firma di tal Christopher Roosevelt - che non credi abbia a che fare con il presidente americano. 


In linea di massima la trama per linee generali è esattamente quella che ogni film del tipo mostra pur cambiando magari il preambolo. In questo caso vengono seguite le avventure di alcuni amici di college che hanno deciso di prendersi una vacanza da trascorrere presso la villa del padre di uno di loro. Per qualche motivo - pur essendo non lontani dalla città di Salt Lake City - le comunicazioni telefoniche o altro sono molto limitate e la possibilità di chiamare aiuti praticamente nulla. 

Il film parte in maniera troppo lenta: ci si impiega qualcosa come buoni 20 minuti per cominciare con un minimo di azione. Nulla di elettrizzante in realtà: un cane rabbioso ferisce uno dei ragazzi - il figlio del padrone della villa - e, collegato il tutto ad alcuni razzi che sono stati visti volare nel cielo, i nostri protagonisti capiscono miracolosamente che si tratta di una infezione che fa andare fuori di testa gli esseri viventi e li fa crescere un certo appetito di carne umana. Passano altri buoni 10 minuti e per strada viene trovata una donna che presenta i sintomi, mentre l'autoradio dell'auto comunica quello che si era sospettato. I ragazzi si riuniscono all'interno della casa e votano tra due opzioni: barricarsi oppure cercare la maniera di fuggire da li' il più presto possibile. Durante la vivace discussione entra un "Demented" che si pappa definitivamente il figlio del padrone della villa e costringe gli altri ragazzi a cercare salvezza nei piani superiori della casa. Nel frattempo se n'è andata mezz'ora di film, che era stata a fatica riempita anche con alcuni dialoghi tra i protagonisti riguardo le loro relazioni amorose. Alla fine rimangono in vita solo una coppia, un ragazzo di colore e la ragazza del figlio del padrone della villa - che era fuggita invece di salvare la ragazza del tizio di colore. Altri 15 minuti di dialoghi e alla fine si arriva alla conclusione che bisogna fuggire di li' prima che la fame e la sete li uccidano. Ci penserà allora il ragazzo di colore - star di football del college e quindi più atletico - ad offrirsi per il piano decisivo: trovare la chiave del van in altra stanza, scendere la scala antincendio, portare il Van sotto alla finestra, recuperare gli altri amici e fuggire. In qualche maniera cosi finisce. Dopo 52 minuti i nostri protagonisti fuggono in auto ma in un paio di altri minuti al fine di non investire una bambina infettata deragliano e finiscono per dover correre a piedi inseguiti da un nugolo di demented. 

Finalmente il film si velocizza un po': in rapida successione i nostri eroi si rifugiano dentro una casa, poi riescono a trovare una specie di negozio che svaligiano - comprensibile visto che da un giorno non mangiavano nè bevevano - , perdono una di loro - la ex ragazza del padrone della villa - decidono di recarsi presso il tetto di un palazzo in quanto li' dovrà atterrare l'elicottero militare che li potrà portare in salvo. Per arrivarci farà da esca uno dei due ragazzi mentre la sua fidanzata e il ragazzo di colore si dirigono verso la direzione giusta che era ostruita da un nugolo di demented. Alla fine - correndo - anche il terzo compagno riuscirà a raggiungere il palazzo e comincerà una folle corsa verso il tetto che lo vedrà venire contagiato e per tale motivo il ragazzo di colore dovrà ucciderlo con una accetta.

 
Alla fine i due sopravvissuti raggiungono il tetto e qui si verifica forse la cosa più interessante dell'intero film: abbiamo un doppio finale, quasi si trattasse di un videogame. Nel primo i due ragazzi vengono accolti dai militari dell'elicottero e salvati. Nel secondo invece il militare risponderà che non hanno più posto e pertanto li lasciano li a morire. 

Ragioni per guardare questo film? Gran poche in realtà.

Non funziona la trama che - lo abbiamo già visto - è troppo lenta. Non si possono sprecare almeno 55 minuti di film - la durata totale, con i due finali, è 1 ora e 25 minuti - prima di far partire l'azione. Che poi è una copia di idee già viste altrove e nemmeno migliorate: c'è moltissimo Resident Evil a cominciare dall'idea di dover raggiungere un punto per essere salvati e continuando con le rincorse lungo piccole vie; c'è parecchio pure di Silent Hill principalmente nella scena del deragliamento dell'auto; c'è, infine, tanto anche di altre produzioni di poco antecedenti - si pensi ad esempio ai film della Asylum - nell'idea dei missili che diffondono l'epidemia. 

Non funzionano i Demented: non sono zombi ma persone prese da un'infezione simile alla rabbia che corrono apparentemente come i migliori velocisti sulla faccia della terra e che, per qualche motivo, hanno nell'udito il loro senso migliore. Apparentemente, infatti, si può passare attraverso una strada pullulante degli stessi a patto di non far rumore. Non presentano nemmeno un design particolarmente accattivante o deformazioni visibili: solo molto sangue e sporco addosso, simbolo della loro famelica attività di mangiatori di altri esseri umani. L'infezione peraltro è praticamente istantanea: questo forse è il punto di maggiore rilievo. 


Non funziona nemmeno l'ambientazione: una città è stata colpita da razzi ma non vi sono macerie, solo luoghi lasciati allo sbando ma senza danni visibili. 

Cosa funziona allora, perchè questo film può essere visto? 

Gli attori: sebbene giovani e non particolarmente conosciuti, svolgono bene il loro ruolo con particolare menzione per la protagonista femminile - Kayla Ewell - e per il ragazzo di colore - Ashlee Brian - che davvero sembra un supereroe visto tutto quello che riesce a combinare. 

L'atmosfera nell'ultima mezz'ora: dopo la lentezza insopportabile dell'inizio, i ritmi finalmente si serrano e la caccia all'uomo viene gestita bene, senza ulteriori pause. Resta che mezz'ora non giustifica e non salva un intero film ma perlomeno ansia e tensione sono compagne costanti come si vorrebbe da un buon film horror. 

Il finale: non piacerà a molti ma è la cosa più interessante - e più inspiegabile - dell'intero film. Allucinazione della protagonista? O semplicemente mettiamoci entrambi i finali cosi' allunghiamo un film che dura troppo poco? Qualunque sia è una delle poche cose che funzionano, quindi prendiamolo come è. 

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