sabato 12 dicembre 2015

Shingeki No Kyojin Live Movie Parte 2: una trama diversa



La seconda parte del Live Movie di Shingeki No Kyojin, chiamata "Attack on Titan - The End of The World" è stata proiettata nelle sale giapponesi il 19 settembre e ha raggiunto prima l'Australia e la Nuova Zelanda e successivamente anche l'America nel mese di Ottobre. 

Prima di procedere ad una breve analisi appaiono importanti due premesse:

- al momento in cui scrivi ancora difettano in Internet dei sottotitoli inglesi decenti; questo significa che la seguente recensione potrebbe contenere alcuni errori che ti riservi di correggere quando una versione sottotitolata decentemente sia disponibile; 
- prima di leggere il seguente articolo è bene dare un'occhiata al post relativo alla prima parte che si può trovare qui.

Di seguito le ragioni per cui il Live Action va guardato - o non guardato - e i principali spunti di riflessione. 



La Trama

In questa seconda parte molte delle curiosità relative alla prima parte vengono svelate e piuttosto in fretta; sarà già la prima mezz'ora di film, dopo buoni 10 minuti di riassunto della parte precedente, a porre un quadro oltremodo chiaro della situazione. 

Interessante diviene vedere quali sono i punti di contatto e di allontanamento dal manga ma solo brevemente: i punti salienti saranno oggetto di sezione a parte. Attenzione: presenza spoiler.

Dopo essere rishiftato ad umano, Eren viene, come nel manga, legato e posto sotto il giudizio dei commilitoni al fine di determinare se sia umano o titano. Difeso da Armin, le differenze consistono nella presenza di Kubal - capo dell'armata non presente nel manga - e nell'atteggiamento di Mikasa la quale viene chiamata in causa da Eren ma non spiffera parola. Il tutto è chiaramente dovuto al diverso background storico della protagonista. 
Soprattutto, a togliere le castagne dal fuoco sarà stavolta un titano - simile a quello corazzato - che apparirà quasi dal nulla; non abbiamo quindi lo shifting parziale di Eren a protezione dei due compagni contro cannonate. Ed Eren sarà da questo titano rapito. 

Al momento del risveglio si troverà in una stanza dall'arredamento minimalista e futuristico, in presenza di un Juke Box stile anni '50 a suonare un dolce motivo. Arriverà a quel punto Shikishima e partirà la spiegazione più importante dell'intero film. 
Sigillato una specie di accordo tra Eren e Shikishima il cui contenuto è essenzialmente quello di rovesciare l'ordine costituito, al gruppo si riuniranno Hanji e la sua squadra inclusa Mikasa; successivamente capiranno che i fini di Shikishima non sono poi cosi' onorevoli e ne deriverà il combattimento. 

Riusciti a domare per il momento il nemico solo grazie al sacrificio di Sannagi, i protagonisti si recheranno presso la breccia nel muro con lo scopo di cercare di chiuderla; verranno aiutati/ostacolati dallo stesso Shikishima prima e poi da Kubal, riuscendovi grazie ad una enorme deflagrazione causata dalla stessa bomba inesplosa presso cui giocavano Armin Eren e Mikasa da bambini. 

Al fine vinceranno i buoni ed Eren e Mikasa, sulla sommità delle mura, potranno ammirare in lontananza la distesa d'acqua dell'oceano come da leggende che avevano sentito. 


I colpi di scena

Una delle parti del precedente post consisteva nel tentativo di identificare quali personaggi del manga/anime fossero presenti, quali potessero esserlo con nomi diversi e quali fossero invece nuovi. 

Anticipando le conclusioni di questa sezione, i personaggi certi rimangono tali; quelli non certi divengono tutti nuovi

Innanzitutto Shikishima - oggetto di sfuriate da parte dei fans che non lo tolleravano come possibile trasposizione filmata di Levi - : è possibile ora affermare che non è Rivaille. Si tratta si di un militare con funzione di luogotenente; tuttavia è anche uno shifter - simil gigante corazzato - che agisce per i propri fini della cui rettitudine ed onestà si può dubitare. Apparentemente voglioso di liberare l'umanità dagli stretti confini delle mura che le sono stati imposti, contro il potere costituito anche se per lo stesso finge di lavorare, finisce per rimanere nel limbo tra l'eroe e il nemico: si' combatte contro i protagonisti ma alla fine si sacrifica per ficcare la bomba in bocca al gigante colossale e causare la chiusura della breccia nel muro. 

Conosce tutta la storia dei titani e la racconta ad Eren. Si tratta di un esperimento condotto dai militari e sfuggito di mano; ben presto la gente comune cominciò a trasformarsi senza controllo alcuno. Tali esperimenti vedevano l'operato del padre di Eren, Grisha, che utilizzava sapienti iniezioni su Eren stesso - da cui il suo potere - presso la cantina - si, qui la vediamo - della sua casa; osteggiato da Carla e infine catturato assieme alla stessa - e presumibilmente torturato fino alla morte anche se il film sul punto non è chiaro - dalla polizia militare che brucia la cantina stessa. Niente quindi luogo presso cui tornare, il film non lascia spazio a dubbi in proposito.
 
Kubal si scopre essere il nemico principale nella sua veste di gigante colossale. Nessuna somiglianza quindi con Zackley, Pixis o Erwin; solo un militare che vuole che l'umanità resti confinata tra le mura - diventa un po' complicato capire allora perchè abbia praticato la breccia - e, per qualche motivo non ben chiaro, non combatta i titani. 

Esauriti questi due colpi di scena, qualche parola anche per gli altri personaggi

Informato sui fatti e sull'operato dei militari è Souda: da questo punto di vista il suo personaggio - per il quale si era provato accostamento ad Hannes - sembra ricalcare maggiormente l'istruttore Shadis anch'egli amico di Grisha e a parte di vari segreti. 

Il prode Sannagi non si può assolutamente accostare più a Reiner; diventa impossibile in realtà trovare un alter-ego nella serie manga. E' semplicemente uno dei commilitoni la cui caratteristica è la forza bruta - lo vedremo essere capace di trascinare le rovine di un palazzo e farlo crollare - e il cui spirito è permeato di lealtà alla comune causa. 

Mikasa appare essere ancora più frigida e di poche parole di quanto non fosse nella prima parte. Alla fine sposa la causa di Eren e sarà lei a provocarne il risveglio all'interno del suo titano - in una scena del tutto simile a quella che nel manga toccò ad Armin a Trost - e il massimo che riesce a dire riguardo il suo rapporto con Eren è che vuole passare il resto della vita assieme a lui. Decisamente meno attaccata al fratello della controparte fumettosa, ci delizia con un colpo di scena di non poco conto allorchè ci mostra un sorriso davanti all'offerta della patata da parte di Sasha. 

Hanji rimane avvolta dalla sua caratteristica pazzia in senso buono e imbraccia un lancia missili con cui colpisce il Kubal versione titano colossale; per il resto profonde urla e schiamazzi, simboli genuini di concitazione. 

Sasha assume molto spesso l'iniziativa - cosa che confligge con la sua controparte fumettosa - e si presenta come una arciera micidiale dotata di una fame altrettanto micidiale. 

Poco e male caratterizzato Jean che, privo di qualsiasi tipo di interesse verso Mikasa, svolge il suo compitino che lo porterà a quanto pare a lasciarci le penne nell'ultima battaglia. 


I titani

Lasciando da parte i titani stupidi - che si vedranno solo in poche occasioni -, appare interessante la rappresentazione del colossale - fedele al manga - e quella del corazzato il quale in realtà non viene mai denominato tale. Lo stesso Eren lo definirà come "Rogue Titan" - sempre che la traduzione dei poveri sottotitoli sia corretta - appellativo che i fans conoscono applicato ad Eren stesso e simile davvero ad una specie di Mecha tipo Gurren Lagan. 

Si vede la rappresentazione di Eren e Shikishima all'interno dei loro titani: in sostanza connessi attraverso delle fasce muscolari e circondati da liquido - che sembra plasma - che lascia poche possibilità al respiro. In aggiunta, la stanchezza dell'umano determina l'inizio della vaporizzazione del titano cui non è immune l'umano stesso; in alcune scene sembra infatti Eren stia andando in fumo. Basta tuttavia una lama sapientemente collocata nella collottola da parte di Mikasa e che sfiori soltanto Eren, accompagnata dalle parole della stessa asiatica, a risvegliare l'umano ed invertire il processo. 
Molto diverso il trigger che innesca la trasformazione: se bastava la semplice ferita, ad esempio con morso sulla mano, qui tanto Eren quanto Shikishima si feriscono mortalmente infilzandosi la lama nel ventre. Vale la stessa per Kubal che viene mortalmente colpito per ben quattro volte al collo dalle freccie di Sasha. 



La realizzazione tecnica

Esaurite quasi tutte le argomentazioni relative alla trama e alla sceneggiatura, rimangono alcune parole da spendere relativamente alla realizzazione tecnica. 
Nonostante da più parti in Internet, specialmente in siti qualificati, vi siano delle forti critiche, il film porta a casa il suo compitino; computer grafica sufficientemente gradevole - specialmente durante le battaglie, le trasformazioni e le rappresentazioni dei titani - e regia adeguata. Non felicissima - ma qui dipende molto naturalmente dal punto di vista soggettivo - la recitazione. 


...continuazione? 

Il punto forse più intrigante, al di là dei notevoli colpi di scena, è il finale. Non quello che vede Mikasa ed Eren sopra il muro osservare l'oceano; quello subito dopo i crediti finali in cui riappare il Juke-Box presso la stanza in cui Shikishima aveva condotto il protagonista accompagnato da una voce fuoricampo che - stando almeno alle informazioni reperibili in Internet - direbbe che "Mikasa ed Eren sono interessanti per la maniera in cui hanno svolto le cose". Che si tratti di preludio ad una continuazione anche per il fatto che l'Action Movie nulla - o quasi - deve all'opera originale in termini di trama? 


Giudizio conclusivo

Un'ora e mezza piuttosto intensa caratterizzata da una buona - seppure non eccellente - realizzazione tecnica e da una trama molto facile e che non lascia domande dietro di sè; con una recitazione a tratti davvero rivedibile. Consigliato a chi abbia visto la prima parte e a chi voglia comunque approcciare un mondo diverso da quello del manga con interesse e curiosità. 

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