sabato 2 settembre 2017

Twin Peaks S3 Ep. 16: la puntatona prima del gran finale


INIZIO-POST

Ecco, ti stavi domandando da qualche settimana come fosse possibile che Twin Peaks finisse in soli tre episodi di cui uno speciale di due ore: beh hai avuto la tua risposta. La puntata 16 accellera in maniera finora mai vista e potresti immediatamente riassumerla con l’immagine di apertura di questo post.

Ok, a posto, gentili lettori il post è finito, andate in pace.

Ma no. Proseguiamo per la diritta via che non hai ancora smarrito.

Bad Coop e Richard, altra rivelazione e ovviamente una domanda

Il buon Mr. C e Richard se la viaggiano verso il luogo per il quale il primo ha ricevuto coordinate uguali da due contatti; peccato che lui dichiari che ne ha ricevute di difformi da un terzo ma intelligenza vuole che si seguano quelle che coincidano. E qui scatta la domanda: chi ha dato le coordinate che non diverse? La butti li’, mica lo puoi sapere: Ray.

Ad ogni modo Bad Coop si serve di Richard per recarsi esattamente nel punto previsto ed ecco che il povero ragazzo viene risucchiato verso le logge – con ogni probabilità quella Nera cui era destinato 
Bad Coop –. E lo saluta dicendo:

“Addio, figlio mio”

Ok, potrebbe essere una forma equivalente a “Addio, giovinotto” ma ti sembra che il tono di Mr. C fosse piuttosto serio: quindi sarebbe confermato che Richard è suo figlio. E visto che è figlio pure di Audrey – dalla quale ha avuto infatti la foto che gli ha permesso di riconoscere Mr. C – ne risulta che la pazza teoria per cui la visitina di Bad Coop all’ospedale subito dopo l’esplosione ha avuto come fine – anche perlomeno – quello di impregnare la ragazza risulta pure vera.

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Rivelazione e domanda introdotte, alla scena assiste pure un sempre piuttosto scentrato Jerry Horne che usa il binocolo in maniera piuttosto risibile: a parte la sua presenza, appare abbastanza ovvio che Bad Coop è già a Twin Peaks o nelle sue vicinanze.

Dopo aver sacrificato il figlio come nemmeno il miglior Abramo avrebbe fatto, manda un bel sms che recita “Smile tutti”. Sembra un invito a gioire di quello che è successo; solo che di questi tutti ne vedrai solo una.

Diane – o simili - e l’FBI

A ricevere l’sms è al solito Diane intenta a bersela e fumarsela. Alla sua ricezione appare piuttosto nervosa ma reagisce con un “Oh, Coop” e poi textando i numeri 48551420117163956. Che guarda caso sono le coordinate di Twin Peaks e sono gli stessi numeri che erano apparsi sul braccio di Ruth Davenport. A quel punto, se fossi un osservatore normale, la vedresti procedere verso la Stanza di Gordon, Albert e Tammy: salvo che ci sono un paio di particolari che potrebbero essere rilevanti come no.

Uno: la Diane che riceve l’sms è sì vestita come quella che va nelle stanza FBI ma i braccialetti sul suo braccio sono invertiti. Secondo: per qualche strano motivo Gordon si aspetta la sua visita, visto che la invita ad entrare chiamandola per nome dopo che essa aveva semplicemente bussato alla porta.

Fai finta comunque che sia sempre la stessa Diane; lei spara un bel racconto sul suo ultimo incontro con Cooper. Circa 3 o 4 anni dopo  fatti di Twin Peaks S2, Cooper le si era presentato a caso e, cogliendo la sua paura dopo il primo bacio, l’aveva violentata. Nel bel mezzo del funesto racconto, Diane riceve pure un altro SMS identico dal mittente sconosciuto e questo le fa dire “Questa non sono io”. Ed infatti non lo è: ben presto si rivela infatti un Tulpa – un doppleganger se la tua memoria non ti inganna – e proprio quando Albert e Tammy le sparano, svanisce .

Ma mica finisce qui, eh: si ritrova nella Red Room comodamente seduta e interrogata da Gerard – altro grande ritorno della puntata – che le spiega che lei è stata “fabbricata” – cosi come Dougie insomma – ; a quel punto, dopo un sonoro “Fottiti” – fabbricata si, ma la classe rimane quella – si dissolve progressivamente lasciando una sfera dorata che è dello stesso tipo di quella che lasciò Dougie quando venne meno.

La domanda è: fabbricata da chi? E la risposta più facile, visto il suo atteggiamento, è Bad Coop che del resto si era già sbizzarrito in modellazione con Dougie.

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Bentornato Cooper

L’immagine con cui hai aperto il post non mente: la sana botta elettrica della puntata precedente ha riportato in vita Cooper al 100% come lo si conosceva. E subito comincia a comunicare con Gerard che lo informa che Bad Coop mica è rientrato nelle Logge. Di più: Cooper con le logge può proprio fisicamente interagire dato che gli viene consegnato l’anello verde, il “seme” – cioè la sfera dorata che rappresentava Dougie – che restituisce a Gerard assieme ad una ciocca dei suoi capelli chiedendogli di “farne un altro”. La tua interpretazione è che il suo risveglio lo porterà al tremendo commiato con Janey – I e Sonny Jim: ecco perchè chiede a Gerard sia “fabbricato” un altro Dougie con cui i due possano vivere.

Molto probabilmente si tratta dell’ultima apparizione della famiglia di Dougie e questo paio di righe le scrivi solo per sottolineare l’interpretazione magistrale di Naomi Watts, per te la migliore attrice del cast.

Ad ogni modo, assieme ai Fratelli Mitchum, ormai diventati dei Dougie Fanboys, la destinazione è chiara: volo per Spokane e si va a Twin Peaks dove la resa dei conti finali sarà, con ogni probabilità, presso l’Ufficio dello Sceriffo visto che anche la Diane Tulpa aveva affermato “Ormai sono all’Ufficio dello Sceriffo” e visto pure che altri personaggi notevoli vi sono custoditi.

Piccola ulteriore osservazione: poco prima del risveglio di Cooper si ode nell’ospedale lo stesso suono che si poteva udire qualche puntata fa al Great Northern. Bushnell va a controllare e, tornato, ritrova Cooper seduto sul letto che gli ordina di dargli un panino che sta morendo di fame. Oltre a spiegargli che probabilmente si farà vivo un certo Gordon Cole per il quale affida un messaggio al proprietario della Lucky 7.
 
La scena successiva, in cui Bushnell chiede dell’FBI, rimarrà negli annali delle Serie TV: quel “SONO IO L’FBI”. Stupenda davvero la maniera in cui viene coronato il tanto atteso – e un po’ persino dubitato ormai – ritorno del Cooper conosciuto.

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Qui Lancelot Court

Nel frattempo a casa di Dougie ne erano successe di ogni.

Innanzitutto Chantal e Hutch se ne stavano appostati, pronti con ogni probabilità a compiere quell’ultimo assassinio che era loro stato commissionato – e dovrebbe proprio essere Bad Coop il mandante –. Solo che fanno incavolare un residente che fa loro notare di essere parcheggiati sul suo vialetto. Alla risposta “Fottiti” di Chantal, voi che avreste fatto?

Probabilmente chiamato la polizia; ecco, sto tizio con l’auto che recita “Zawaski Accontancy” invece se la lega al dito. Che tradotto in termini semplici significa prima tamponare ripetutamente il furgone con la sua auto – e pazienza per i danni – e poi prendere addirittura una pistola e – probabilmente – far fuori i due. Che dovevano dei soldi a un tal Sammy che era pure un brav’uomo.

Caso vuole che in appostamento vi fossero pure due agenti dell’FBI che fermano il tizio che comunque fa cadere la pistola senza opporsi.

Ragione di questo colpo di matto? La dicono i fratelli Mitchum – che erano passati per rifornire la casa di Dougie – : lo stress fa andare fuori di capa le persone.

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Audrey a chiudere

E questa volta le scene finali toccano ad Audrey.

Dopo un bel solo di Eddie Wedder sotto mentite spoglie, giungono al Road House, udite udite…Charlie ed Audrey. Il tempo che il cantante dei Pearl Jam finisce  e il prossimo numero è ”Il balletto di Audrey” annunciato da un presentatore che, sia pur di colore, assomiglia dannatamente al Gigante.

E Audrey per ballare balla: solo che si scatena una rissa – un tizio ci ha provato con Monique, la moglie di un altro – e Audrey si dirige verso Charlie pregandolo di portarla via da li. E lui non si sa che fa ma la scena successiva vede Audrey dinnanzi ad uno specchio con l’aria di chi si sia svegliata dopo qualche annetto.

Facilissimo vederci la conferma della teoria propugnata dai più: Audrey si è svegliata dal coma in cui era rimasta dal tempo dell’esplosione alla fine della stagione 2. Tuttavia non si sa davvero dove sia avvenuto il suo risveglio: se pensare all’Ospedale è la via più sicura, altri hanno parlato della Loggia Bianca o addirittura di una nave spaziale.    
 
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Ok, non resta che attendere il pauroso finale con doppia puntata di 2 ore della prossima settimana. Data la vasta mole di situazioni introdotte, stai davvero sperando che qualcuna rimanga insoluta e che questo coincida con una quarta stagione. Tuttavia, come le due stagioni precedenti insegnano, la speranza potrebbe essere vana e, ancora una volta, i fan di tutto il mondo potrebbero dover scervellarsi su quesiti rimasti privi di chiara risposta. MA NOI SIAMO L’FBI. 

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