sabato 5 maggio 2018

Channel Zero S3: stavolta i cannibali sono veri





Hai finito da poco la visione della terza stagione di Channel Zero intitolata "The Butcher's Block" - più o meno dovrebbe stare per "L'appartamento dei Macellaio" - e devi dire che ti ha convinto in parte e in altra parte non poi così tanto impressionato. 

Con uno stile piuttosto tipico del tuo blog principale, stavolta indichi 5 motivi che potrebbero indurre alla visione, avvertendo sin da subito che, per forza di cose, la mannaia dello spoiler sarà comunque calata. 

Se non si teme di finire in una cella refrigerante, si prosegua nella lettura. 


1- La costruzione della storia 

Detto con il minor numero di parole e di spoiler possibile: la stagione ruota attorno alla vicenda di due sorelle che per il lavoro di una - Alice, assistente sociale - si recano in un'amena località che negli anni '50 vide il proliferare della Industrie di Carne - chiamiamoli pure macelli - Peach. Qui ci sono dei misteri non risolti relativi alla scomparsa di bambini e, guarda caso, le due protagoniste vi verranno ben presto coinvolte. 

Per poter portare avanti una storia che vuole avere una componente "investigativa", occorre che alla fine tutti i tasselli vadano al loro posto, che tutte le domande che sorgono durante la visione vengano risposte. Succede? Più o meno. 

Si viene a scoprire che ad un certo punto i Peach erano divenuti invisi alla popolazione del luogo fino a scomparire nel 1952. Poco prima taluno aveva appiccato un incendio alla loro residenza - non proprio un appartamento bilocale, dato che comprendeva ad esempio un parco giochi chiamato "Medallion Park" - e ucciso infine le due figlie di Joseph Peach. Probabile che la causa scatenante fosse il fatto che il buon Joseph s'era un tantino montato la testa, finendo per assurgere al ruolo di fondamentalista religioso - non è detto che tipo di religione ma non è difficile capire che si trattasse del culto di quell'entità che poi aveva loro dato qualcosa in cambio, tipo ad esempio l'immortalità visto che adesso il prode Joseph ha 130 anni portati benino ed un luogo dove vivere chiamato la Residenza Estiva -. Ma in giro si vede ancora un certo Joey che i più attenti hanno riconosciuto come Joseph; tra essi molto probabilmente la proprietaria della casa dove Alice e Zoey andranno a vivere, Louise, e il capo della polizia locale. 

Questa la costruzione della storia e devi dire che funziona abbastanza bene. Le spiegazioni vengono poi fornite con i Peach che hanno stretto il patto con questa Entità - che per vedersi si vede pure nell'ultima puntata e sembra aver qualcosa a che fare con gli alieni - ottenendo quanto scritto sopra ed in cambio dovendo però sacrificare una volta ogni tanto - non viene detto quanto - un bambino al Demone/Dio. Louise sa perchè sospetta forte che il fratello sia stato in passato uno di quei sacrifici; il capo della polizia sa perchè rivela che è compiacente, probabilmente in quanto ha realizzato ormai da tempo, a differenza del figlio anch'egli poliziotto con cui infatti avrà dei momenti tesi, di non poter opporsi. 

2 - Lo sviluppo dei personaggi 

Ecco un altro aspetto che ti è piaciuto perchè, per lo meno, ti ha sorpreso. Ad un certo punto ti attendevi infatti che le due sorelle ed i vari co-protagonisti riuscissero a sconfiggere Peach ed Entità e si arrivasse al lieto fine. Invece no. Non spoileri. 

Anzi sì, perchè il secondo punto interessante è lo sviluppo di taluni personaggi che partono come "eroi" e poi diventano completamente "antieroi" oppure viceversa. Così Alice all'inizio è la buona con il peso del mondo sulle spalle dato dalla schizofrenia della madre e da quella della sorella e dal pericolo che lei stessa possa diventarlo: alla fine, proprio la paura della malattia, le farà prendere la via più facile e conveniente, finendo per esserne punita per contrappasso. 

Al contrario la sorella Zoey sembra all'inizio quella viziata delle due: poi però si redime, accetta la malattia anzichè di perdere se stessa e perlomeno si salva da un triste destino pur dovendo continuare a badare a se stessa da sola e continuare a prendere medicine. 


Rimangono sempre sostanzialmente buoni invece Louise e Luke, figlio del poliziotto capo, che viene dal padre addirittura accoltellato alla gola - come punizione per aver ucciso uno dei Peach - per poi ucciderlo di fronte al suo discorso che poco ha a che fare con la giustizia che un capo poliziotto dovrebbe rappresentare.  

Sorprende più di tutto invece che la vera eroina di tutta la storia diventi alla fine Diane, una pericolosa pazzoide con la fissa per le forbici in apertura e poi salvatrice della piccola Izzy, sacrificio promesso dell'Entità. E sorprende pure che Joseph Peach, che si vorrebbe passare come il cattivo, finisca invece per essere un personaggio tutto sommato neutro e con l'unica pecca di aver accettato le condizioni di un Dio/Demone - cui darà anche del pazzo criminale alla fine, segno che sa perfettamente che quanto sta facendo non è giusto - per proteggere la sua famiglia: anzi, mostra pure atti di bontà come l'accettare due ragazze in gravi condizioni mentali/economiche nella sua famiglia. 

3 - Mancate risposte 

Se la trama principale tuttosommato è anche coerente, ci sono però dei particolari di cui proprio ci si dimentica per strada. 

La famosa famiglia Peach viene punita alla fine e pace all'anima sua. Però di essa fa parte anche un uomo completamente privo di pelle che invece la scampa: lo si vede nell'ultima scena saltellare amorevolmente in un campo. Punto di domanda. 

Sempre della famiglia Peach fa parte anche la moglie di Joseph che si scampa la carneficina finale in quanto impegnata a partorire altrove. Altro punto di domanda. Aggiungiamocene un altro per la bisnonna che scompare semplicemente dal teleschermo ad un certo punto e di lei si perde qualunque traccia. 

L'Entità: ok la si vede - sembra Skeletor di He-Man con corna da cervo - ma a parte questo che si sa di lei? Uniche informazioni - piuttosto centellinate - sono che "Il Nostro Dio ha molti Angeli" - frase di Joseph - che fa credere che essa stessa sia un serafino - di chi non si sa - e che ha una serie di poteri effettivamente piuttosto interessanti. Può impossessarsi del nanetto con mantello rosso che le fa da portavoce finendo per portare alla mente il Nano di Twin Peaks; assicura la continuazione dei Peach facendo partorire la madre; permette ai Peach di stare nella Residenza Estiva - che dovrebbe essere un luogo fuori della nostra dimensione cui si accede mediante una bella scalinata sul nulla - e chiede in cambio un sacrificio umano ogni tanto, rendendo gli stessi Peach dei cannibali; infine è facile pensare sia un qualche genere di alieno dato che il suo viso mostra l'universo. Basta? No. 


4- L'ambientazione 

Funziona e anche bene. Tra case in rovina, parchi giochi inerbati, scalinate che danno sul nulla, case anni '50 con la maestosità di università russe, strane porte rosse che danno sul...boh e altro ancora, il senso di grottesco - e non solo, ci arrivi tra poco - c'è tutto. E poi hai dannatamente gradito quella pubblicità puro stile anni '50 dei Macelli Peach e quel discorso di stare in un gradino più alto della catena alimentare che si trasla ai Peach rispetto all'uomo. 

5 - Horror, splatter, gore 

Altro punto notevole della stagione: molto ma molto e sottolinei molto più gore/splatter delle precedenti. Teste trapanate, automutilazione alle gambe, cannibalismo con budella in bella vista sono solo una parte di tutto questo. Perchè le scene che ti hanno davvero schifato sono piuttosto quelle che rappresentano la parte di cervello schizofrenica di Alice: da quel neurone con la sua faccia deformata sino a quella specie di aracnide che le da la caccia - e che in realtà è una donna che si muove con braccia e gambe in posizione prona, complimenti davvero alla contorsionista -. 



Senza dimenticare un gusto per il grottesco che angustia e non poco: scene come quella del nano con mantella rossa che balla sulle note di un walzer - che fa molto Twin Peaks - o della partita a scacchi che lo coinvolge assieme a Joseph e l'uomo spellato ti hanno davvero turbato per il nosense complessivo. Non che poi un verme estratto dalla bocca - e probabile simbolo della schizofrenia - oppure re ingoiato successivamente sia meglio comunque. 


In definitiva una stagione non memorabile ma comunque guardabile che non raggiunge forse i picchi dei primi tre episodi della seconda ma comunque riesce a battagliare benino con la prima.  Ecco l'indirizzo delle scalinate 

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