sabato 16 giugno 2018

Detroit Become Human: le principali questioni




E sei alla terza - ed ultima - run di Detroit: Become Human: per chi voglia consultare le prime due la direzione da prendere – senza nemmeno bisogno di utilizzare lo scanner – è questa.

Se la prima escursione era dedicata alle riflessioni generali su di un titolo che in effetti ha abbastanza diviso critica e appassionati e se la seconda invece parlava di quello che del gioco è senz'altro l’aspetto più interessante – ossia il contesto e l’ambientazione sapientemente creati - , stavolta tocca un altro punto piuttosto affascinante: le domande che rimangono irrisolte.

Pronti? Chiamate Connor.



Ra9

Parti subito col botto: la principale questione è quella relativa all’identità di Ra9 cui si accenna più volte nel corso della storia ma senza indulgere in particolari. 

Definito come il primo androide a risvegliarsi – ossia a cominciare ad assumere quelle caratteristiche pseudo umane che lo differenziano da una macchina – , come “il salvatore”, oppure anche più semplicemente come una profezia, un mito se non addirittura una religione idonea a fomentare la progressiva presa di consapevolezza ed in grado di liberare gli androidi da una condizione progressivamente percepita come di schiavitù, di certo è ben noto ma la domanda rimane: è reale?

La risposta è un sonoro: boh. Ma le teorie ovviamente non mancano. 

Facile pensare a Markus che diviene il leader del movimento – il giocatore può fargli scegliere un approccio di tipo violento oppure pacifico- ; si potrebbe ipotizzare pure Connor che, spietato cacciatore di devianti, può, a seconda delle scelte compiute, giocare invece un ruolo fondamentale nella loro liberazione; pure Kara per motivi vagamente cronologici – quando la si vede apparire per la prima volta è già stata resettata in quanto distrutta dal proprietario forse proprio in quanto aveva già manifestato segni di devianza -.

Ma l’ipotesi che hai trovato più suggestiva è senz’altro quella di Alice, la piccola accompagnata da Kara la cui identità come deviante costituisce una delle rivelazioni più succose dell’intera storia. A supporto di questa tesi vi sono le indicazioni più fantasiose: ad esempio R(obot) A(lice) 9 (età della ragazzina). 


Altro tentativo abbastanza affascinante è quello di identificare Ra9 con lo stesso giocatore: del resto allo stesso spetta in sostanza stabilire se, quando e come i tre protagonisti della trama divengano devianti agendo quindi da sorta di loro “salvatore” o meno. A supporto di questa tesi, con un ragionamento forse arzigogolato ma comunque logico, sta il fatto che il gioco comunque contiene una sorta di indicazione di metagaming con Chloe: si tratta della gentile signorina che fa da host nella schermata introduttiva – e che si scopre poi essere un modello riprodotto in qualche migliaia di esemplari da Eliah - e riaccoglie il giocatore ad ogni successiva ripresa. Proprio al termine della prima run completata chiederà di poter essere liberata in quanto le scelte cui ha assistito le hanno provocato una sensazione che non aveva mai avvertito prima. E di nuovo il giocatore sarà posto dinnanzi alla scelta di acconsentire – e perdere per sempre Chloe e chissà dove se ne è andata, forse in Canada – oppure negarle la libertà. 

Alice: una rivelazione intuibile

Alla fine Alice non è figlia di Todd bensì una deviante – e potrebbe pure essere Ra9 – che l’uomo aveva acquistato probabilmente assieme alla stessa Kara dopo essere stato lasciato dalla sua famiglia. All'inizio insospettabile, successivamente è Luther ad invitare Kara ad osservare la piccola: come lui l’abbia notato non è dato sapere. Di certo la cosa comincia a diventare molto più intuibile quando Alice dichiara di non aver fame fino a divenire praticamente netta quanto Kara le disabilita il sensore del caldo/freddo. 

Amanda: misteriosa ma chiara

Altro personaggio che lascia più di qualche domanda all'inizio è Amanda, una sorta di oracolo di Matrix nell'aspetto che guida, consiglia e comanda l’investigatore Connor. Le domande divengono particolarmente pressanti allorchè ci si reca a casa di Eliah e, se ci si prende il tempo di esaminare i dintorni, si nota un quadro con il suo ritratto e la data di nascita e, soprattutto, di morte – il 2027 -. Solo nella parte finale viene poi svelato il mistero: si tratta dell’ex docente universitaria di Eliah e primo androide, scelta in quanto interfaccia a lui amichevole. 

Traffico di informazioni e finale

Come ultimo quesito c’è quello relativo al supposto – ma mai provato – traffico di informazioni della CyberLife. Praticamente certo che dati di marketing raccolti vengano usati dalla polizia, la domanda è chi siano quegli altri “partners commerciali” di cui si parla. 

E soprattutto poi: come è finita tra Stati Uniti e Russia? E’ davvero scoppiata la 3rza Guerra Mondiale? 


Non resta che attendere eventuali DLC o continuazioni ma per il momento hai compiuto tutte le scelte possibili.



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