domenica 20 settembre 2015

The Colony: quando il ghiaccio prende dentro e fuori



The Colony è un film del 2013 a firma di Jeff Renfroe ascrittibile alla categoria degli horror fantascientifici post apocalittici. In circa 2 ore e 15 minuti lo spettatore sarà edotto del nuovo tessuto sociale formatosi dopo il congelamento della Terra, della lotta per la sopravvivenza di un genere umano ridotto al lumicino e delle conseguenze psicologiche che l'estremità delle condizioni di vita può indurre nella psiche umana. 

Il film davvero vince sotto tutti gli aspetti citati. 


L' ambientazione

"La verità è che un giorno cominciò a nevicare...e non smise più"

Queste le parole del protagonista in versione voce narrante con cui viene introdotta l'ambientazione. La Terra è infatti ricoperta da circa 10 metri di Permafrost e quello che è rimasto dell'umanità si è rifugiato in alcune colonie ricavate prevalentemente da ex installazioni industriali. I protagonisti popolano la colonia n. 7, un bunker caratterizzato dalla presenza di una grossa pala eolica a fornire elettricità e da corridoi lunghi e claustrofobici; in essa i sopravvissuti - ridotti a una cinquantina di persone al posto delle originarie 300 - cercano di sviluppare tutto quello che è necessario alla vita in particolare stivano i semi delle piante, cercano di far riprodurre i conigli - che sembrano essere abbastanza restii all'atto sessuale, il che fa dire a uno degli abitanti che è il chiaro segno che la situazione è davvero drammatica - e allevano galline. L'alimentazione delle persone è davvero scarna e povera in particolare di proteine; l'acqua viene ricavata dallo scioglimento della neve. Mancano i medicinali: ragione per cui anche un semplice raffreddore può causare la morte e chi lo contrae viene prima messo in quarantena per alcuni giorni - per vedere se guarisce - e successivamente viene condotto all'esterno e gli viene data scelta tra andarsene ed essere fucilato. La prima ipotesi porta ad una camminata in un deserto di neve e molti di coloro che la scelgono cercano di ritornare: per questo motivo, negli ultimi tempi, la regola della scelta non viene nemmeno applicata. 

Poco si sa del resto del mondo. Si conosce l'esistenza della Colonia 3 - tuttavia ormai distrutta - e della Colonia 5 - che sarà distrutta da una schiera di selvaggi cannibali che costituiranno la minaccia anche per la Colonia 5 e ne decreteranno la distruzione -. 

Non viene detto quale sia la causa della glaciazione anche se sembra fortemente si indirizzi lo spettatore a credere sia dovuto a delle speciali stazioni utilizzate dall'uomo per il controllo climatico. Nel film i protagonisti passeranno attraverso una di esse, pur senza fornire ulteriori indicazioni.

Gli unici altri scenari presenti - a parte immense distese di ghiaccio - sono un elicottero - che si trova circa a metà strada tra la colonia 7 e la colonia 5 e viene utilizzato come stazione di sosta per passare la notte - e un ponte che avrà un ruolo essenziale nel film. 




I personaggi

Sono pochi ma molto ben caratterizzati. 

La colonia 7 è capeggiata da Briggs - ex capitano delle forze militari che avevano aiutato la popolazione durante la glaciazione; interpretato da un ottimo Lawrence Fishbourne - che sia avvale della collaborazione attiva di Mason - suo ex commilitone cui viene dato il compito di mantenere la sicurezza in particolare adottando la scelta di cui si è detto; preme costantemente verso un regime molto più stretto - e Viktor - specie di tecnico incaricato di controllare i monitor che mostrano la situazione all'interno e all'esterno della colonia. 

Il protagonista è Sam - giovane che si occupa del controllo di cercare zone di disgelo - che è fidanzato con Kai - che dovrebbe essere una specie di scienzata biologa ot similia -; altro personaggio importante è Graydon - figlio di Viktor. 

I villain sono un gruppo di cannibali che hanno praticamente perso ogni facoltà d'intelletto e i cui nomi non sono mai detti. Tra di loro spicca il capo, il quale, pure in forma bestiale, riesce a comprendere ancora il linguaggio e, alla domanda di che cosa cerchi, proferisce una sola e inquietante parola "More". 





La Trama

Breve ed intenso: questa la migliore descrizione. La colonia 7 capta un segnale di SOS dalla colonia 5; Briggs decide che si deve andare a dare un'occhiata e chiede due volontari. Si offriranno Sam e Hayden. I tre partono dunque e alfine scopriranno che la colonia 5 è stata assaltata da un gruppo di cannibali: Hayden perde la vita e Sam e Briggs la fanno saltare grazie a della dinamite. I due tornano verso la colonia 7 e sostano per dormire presso l'elicottero: al risveglio Sam vede dal cannocchiale che almeno una ventina - che poi saranno molti di più, in realtà - di cannibali hanno seguito le loro orme. Retrocedono fino al ponte dove Briggs, al fine di impedire loro di procedere, utilizzano di nuovo della dinamite e si fa saltare assieme ad alcuni di loro. Sam, malridotto, torna alla colonia 7 dove cerca di informare tutti del pericolo incombente ed è costretto a dare la cattiva notizia delle due morti: consiglia di abbandonare la colonia prima dell'arrivo dei cannibali. Non è però dello stesso avviso Mason - che nel frattempo ha preso il comando - il quale - sia pure lo stesso Viktor lo avverta che Sam "ne spara ma non è un bugiardo" - deve per forza costringere tutti a restare e ravvedersi solo quando i cannibali vengono a bussare alla porta. Costoro peraltro dimostrano pure una certa intelligenza tattica: indirizzano gli abitanti della colonia verso la porta per poi entrare invece attraverso i condotti del sistema di ventilazione. Il resto è un combattimento continuo per la fuga dalla colonia: alfine sarà Sam ad uccidere il persistente capo dei cannibali - tagliandogli la testa - e a riemergere da una conduttura verso l'esterno dove si sono radunati i - pochi, 9 di numero - superstiti tra cui Kai; alla domanda di cosa debbano a quel punto fare egli risponde mettersi in marcia e, finchè avranno con loro i semi in bottiglia, continueranno ad aver una speranza. 


La psicologia

Accanto a belle scene di paesaggi, ad un azione abbastanza fitta e claustrofobica, la componente psicologica rappresenta un punto di rilievo. Se il tutto si può riassumere con una parola - sopravvivenza -, si denota un fortissimo contrasto tra quelli che sono rimasti comunque umani e quelli che invece hanno abbandonato l'umanità, venendo governati soltanto da puri istinti animaleschi

Le regole della colonia 7 sono molto secche e precise: tutto quello che mette in pericolo la sopravvivenza va eliminato. Cosi se in un primo momento alla gente che si ammala viene concessa una scelta - che poi scelta non è davvero: una persona malata, anche di semplice raffreddore, come potrebbe sopravvivere ad una camminata in mezzo ad un ambiente glaciale? - probabilmente al fine di mantenere un parvenza di civiltà, successivamente il tutto viene tagliato e viene presa la via più breve della fucilazione. La mentalità di Mason - in stretto contrasto con quella di Briggs - differisce quanto ai fatti ma non quanto ai principi. Diverso appare invece il protagonista, Sam: per lui la scelta, al di là della mera forma, rappresenta qualcosa di profondamente sentito. Anche la notizia della comunicazione radio dalla colonia 5 porta a punti di vista divergenti: se il fine è pur sempre quello di protezione, Mason la affronta dominato dalla paura camuffata da disinteresse - stiamo dove siamo e non andiamo in cerca d guai, in soldoni - mentre Briggs viene animato dalla volontà di conoscere al fine di essere preparati ed eventualmente anche dallo spirito di soccorso che l'aveva caratterizzato nel suo precedente lavoro. Crede nella posizione di regole che gli evitino esperienze come quella che ha vissuto - sopravissuti impazziti a causa della fame in uno stadio di calcio che hanno cominciato ad uccidere i più deboli al fine di sopravvivere - e che siano improntate a spirito umano e non solo alla mera sopravvivenza. Il tutto al fine di avere - il più possibile - ordine. Si può cogliere - sia pure non sia mai detto espressamente - un piccolo spunto religioso laddove Briggs domanda a Mason chi gli dia il diritto di decidere che gli ammalati non devono avere scelta. 

La faticosa lotta per il mantenimento di principi sociali umani è contrastata non solo all'interno della colonia ma pure dai cannibali, privi di qualsivoglia sentimento umano e dominati solo dagli impulsi primordiali della fame e della litigiosità: nessuna regola, solo la legge del più forte. 


Conclusioni

Film decisamente molto godibile, senza tempi morti e stilisticamente realizzato in maniera ottima. Consigliato.

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