domenica 28 febbraio 2016

Animatrix: corti approfondimenti animati a Matrix



No, non hai visto tutti i Matrix -si, lo sai, sono solo 3 - ma solo il primo. Però ti capita tra le mani un DVD, gentilmente prestato da un amico, chiamato "Animatrix" e il titolo e la copertina ti incuriosiscono assai; che fai, non lo guardi? Ovviamente si. 

Vieni cosi proiettato nel mondo dove codici verdi scorrono verticalmente in un fondale scuro mentre brevi racconti di 16 minuti - di cui almeno la metà in ogni caso dedicata ai titoli di coda - si dipanano andando ad aggiungere alcuni aspetti alla storia del film. Prima ancora: sono tutti corti animati come il titolo suggerisce e allora, al di là della curiosità per la trama, ne vuoi sapere di più. 


Le prime parole che ti vengono in mente quando ti dicono "Matrix" sono: trama e animazioni combattimenti. Non ci hai mai dedicato più di tanto tempo, in realtà; però qualche parolina la vorresti spendere. 

Scopri cosi che quel famoso effetto tanto caro al film ha un nome ben preciso: Bullet Time. E che, e si perdoni la tua ignoranza in materia, non è nemmeno stato inventato da 0 da parte di John Gaeta - supervisore alle animazioni ed effetti speciali di Matrix - e fratelli Wachoski - ideatori, produttori, registi, dituttunpo' del film - ma semplicemente "riscoperto" a partire da precedenti tecniche fotografiche, in particolare quella nota come Time Slice. Lo si spiega abbastanza facilmente: prendi un oggetto e lo circondi di macchine fotografiche; le fai scattare tutte contemporaneamente. Quello che ottieni è un insieme di foto che, nello stesso momento, ritraggono lo stesso soggetto da più angolature diverse. Se a questo punto le metti insieme una dopo l'altra con sapienti effetti di transizione, vedrai il soggetto da diverse angolature in momenti successivi per lo spettatore ma non per il soggetto stesso per il quale il tempo resta freezato: in altri termini è come ruotare a piedi intorno all'oggetto fermo. 

Quello che il geniale Gaeta aggiunse fu di implementare anche l'aspetto temporale del soggetto osservato modulando i tempi in maniera da far sembrare il tutto una scena fluida. In altri termini, anzichè utilizzare foto scattate tutte nello stesso momento, utilizza foto scattate in momenti diversi da angolature diverse. Riprendiamo l'esempio del girare attorno alla statua. La statua è ferma: pertanto qualunque sia il momento il cui la foto viene scattata sarà sempre la stessa. Ma che succede se il soggetto ripreso è in movimento? Lo scatto nel momento A riprenderà il soggetto nella sua posizione in tale momento; passato un secondo il soggetto si sarà mosso e lo scatto nel momento B=A+1 secondo riprenderà la forma del soggetto nel momento B=A+1secondo. Gaeta riusci a combinare insieme foto del soggetto in momenti diversi e da angolature diverse. Ed ando' oltre: introdusse effetti di rallentamento e velocizzazione nella dimensione temporale del soggetto. 

Difficile da spiegare, allora vediamo un po' di provare a renderlo più semplice con un immagine



Effetti a parte, la trama della serie di Matrix fu uno degli aspetti principali del successo della serie -limitato per lo più al primo film giacchè i due successivi non furono scevri da critiche - capace di vincere, tra gli altri, ben 4 oscar. Quale sia in soldoni lo sa chiunque non sia vissuto in altra galassia negli ultimi 30 anni; tuttavia due dei corti presenti nel DVD "Il Secondo Rinascimento - parte 1" e "Il Secondo Rinascimento - parte 2" , gettano luce sulle vicende precedenti ai film, spiegandoti come si arrivò alla tragica situazione. 

In soldoni - cibernetici - gli uomini crearono le macchine affinchè svolgessero tutti quei lavori manuali che non piacevano loro: vedrai cosi robot camerieri, robot badanti, robot muratori etc. Tali robot erano a completa disposizione dei loro padroni che, come fossero in tutto e per tutto schiavi, avevano su di loro diritto di vita e morte. Uno di essi, B1-66ER, uccide il padrone per evitare di essere ucciso a sua volta: la si potrebbe anche chiamare legittima difesa, tranne per il fatto che i robot non hanno diritti, nè un codice penale che preveda per loro delle attenuanti. Parte a quel punto la caccia a tutti i robot che li costringe a creare una loro nazione, Zero One situata grosso modo nel deserto arabico, per rifugiarsi. La loro alta tecnologia, fiorente grazie all'utilizzo di una nuova forma di energia chiamata Versatron, li pone come minacce per gli umani i quali decidono di applicare un blocco navale totale. I rappresentanti dei robot chiedono udienza alle Nazioni Unite ma vengono subito cacciati; non resta che lo scontro a muso duro che vedrà le macchine conquistare gran parte del pianeta. Al fine di impedire l'estinzione della razza umana, i leader delle Nazioni Unite decidono di eliminare la fonte dell'energia dei robot: la luce solare. A tal scopo procedono ad oscurare l'atmosfera con una serie di bombe fumogene e con scarichi derivanti dagli aerei; combattono nel frattempo con delle armature che ricordano molto i mobile suit di Gundam. Le macchine hanno però la meglio: da buone vincitrici decidono che stavolta le regole le fanno loro e riscrivono la Carta della Nazioni includendo poche ma tremende regole: gli esseri umani devono rinunciare alla loro carne e diventare delle immense "batterie" che forniscano la loro energia cinetica, bioelettrica e termica ai nuovi padroni. In cambio ottengono la promessa di vivere in un "nuovo mondo meraviglioso" che altro non è che il falso mondo che si vede nei film. 

Questo il riassunto del corto che hai trovato il più interessante a livello di trama; gli altri sono essenzialmente degli spin off che prendono in considerazione alcuni personaggi non presentati nei film e la loro interazione con i vari protagonisti - Trinity, Neo - o al più delle vicende di alcuni altri nominati soltanto nella serie. 



Non ti vuoi troppo soffermare sull'aspetto grafico essenzialmente perchè non possiedi le conoscienze necessarie per commentarlo tecnicamente; dirai solo che quello che hai visto ti piace alquanto andando a spaziare tra due diverse tendenze. Quella tipica dell'animazione americana, con particolare attenzione alla realizzazione tecnica e prevalenza di Computer Grafica; quella Giapponese che invece invoglia lo spettatore a considerare prevalentemente la componente scenica e disegnata come portato della storia che si vuole narrare. 

Il DVD contiene anche dei succosi specials che vanno dal making off di alcuni corti sino ad una introduzione, con le parole dei registi del progetto, sulla storia dell'animazione e sull'influenza che manga ed anime giapponesi hanno avuto. 

Non resta che raccomandare l'acquisto - dovrebbe venire via a prezzo ragionevole su Amazon ot similia anche se non hai potuto controllare che, oh, il tuo amico te lo ha regalato chè tanto a lui non piaceva, il folle - prima che le macchine lo vedano come propaganda contro il sistema e lo bandiscano riprogrammandolo. 

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