sabato 8 ottobre 2016

Breaking News: - Outlast 2: la demo prima dell'orrore definitivo



Devi dire che la dimensione horror è profondamente cambiata nel corso degli anni. Se, per quanto ne hai memoria, Resident Evil e Silent Hill furono titoli cosi forti da dettare le regole a fine anni' 90 e inizio del secolo successivo tanto da dare origine a due filoni ben precisi, dopo il 2010 il progresso tecnologico fatto di sempre meno poligoni e sempre più effetti particellari combinato con l'esigenza di non far impazzire le schede video dei seppur notevoli PC o le schede madri di console sempre più potenti ha decisamente spinto verso un visuale in prima persona che, tacciata di essere più immersiva, ha avuto il tremendo merito di portare ad una maggiore cura di tutti i particolari ed una maggiore interattività con gli ambienti circostanti. 
Esemplificativo di questo fenomeno è stato Outlast, titolo del 2013 ad opera di Red Barrels. Con il grande merito di combinare innovazione tecnologica sia a livello visivo che sonoro con un particolare accento sulla trama e mantenendo alcuni aspetti di RPG cari ai titoli di cui hai parlato. E di fissare un cammino: non è una caso che anche il nuovo RE - delle cui DEMO hai parlato sia qui che qui - sia stato tacciato di essergli somigliante. 

Chiaro a quel punto che a debita distanza sarebbe stato preparato un seguito che dovremmo vedere nel 2017. Per intanto però i giocatori di tutto il mondo si potranno sollazzare con una demo, uscita il 4 Ottobre scorso e scaricabile per gli utenti di STEAM qui .


In cosa è cambiato rispetto al precedente? In non molto. Ma quando una cosa è ben fatta non c'è ragione per abbandonare la vecchia via. 

Nuovo - dati i soldini ottenuti meritatamente con la prima installazione - è il fatto che i personaggi parlano anzichè affidarsi ai soli sottotitoli. E non lo fanno certo per cantare Happy Birthday. 

Piuttosto consueto è invece il gameplay con dotazione di telecamera a mo' di luce nei momenti più bui e che si scarica a tradimento rendendo così fondamentale trovare lungo il percorso delle pile. Nella demo appaiono in discreto numero: tuttavia nel gioco finale è lecito attendersi che la sfida sia ben più probante e gli oggetti recuperabili più scarsi. E con il bisogno di esplorare un luogo sconosciuto e tetro sempre fuggendo da eventuali personaggi poco raccomandabili che in questa DEMO assumono la forma di vari mostri tra cui un simil Freddie Kruger ansioso di accarezzarti. 



Simile appare la trama: si tratta sempre di un giornalista anche se stavolta lo scopo risulta trovare la propria moglie dispersa anzichè fuggire da un manicomio in cui si è - per ragioni non facilmente intellegibili - entrati. Diversa pure l'ambientazione: non solo luoghi chiusi - comunque presenti - ma un'intera sorta di villaggio di periferia solo apparentemente abbandonato. 

Grafica di prim'ordine con particolare apprezzamento per i primi piani su oggetti rilevanti e con una telecamera manovrabile che permette di decidere dove fissare il proprio sguardo. Grafica che contribuisce - ben più per il momento della comunque validissima componente sonora - in maniera determinante all'aspetto horrifico: screamer - tentacolo in un pozzo, cornacchie -, splatter - budella chiaramente esposte e cadaveri aperti - e immagini sacrileghe - crocefisso di cadaveri, scritte inneggianti all'occulto - sono costanti compagni di avventura. 



Una demo apertamente promossa e avanti il prossimo pazzoide. 

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