domenica 21 maggio 2017

Teke Teke 2: ancora un appuntamento con la malvagità giapponese



Già, perchè uno non bastava. Dopo il primo film - qui (metti link) - nello stesso anno 2009, in Jappone hanno pensato bene di fare un sequel chè qualcosa era rimasto abbastanza oscuro. 

Premessa assolutamente necessaria: hai trovato si il film on line - sempre sia benedetto quel sito chiamato kissasian , un vero e proprio raccoglitore di praticamente tutto quello che viene prodotto nell'estremo oriente - ma con dei sottotitoli inglesi abbastanza rivedibili: come a dire che ci hai provato ma se qualcosa è sfuggito non è necessariamente da collegarsi alla sbadataggine di chi scrive. 

Secondo te questo sequel presenta dei miglioramenti rispetto al primo film; tuttavia non è che sia scevro di difetti. 


UPS

Innanzitutto l'horror. E' vero che ancora esistono delle scene che sanno di trashosità tale che persino alla Asylum - sempre sia benedetta - si metterebbero a ridere - si vedano ad esempio gli schizzi di sangue in occasione della prima uccisione della Teke Teke - ma nel complesso le scene che devono fare paura, sia pure con mezzucci semplici, la fanno. Il primo piano della Teke Teke, molto più inquadrata che in precedenza; talune vivisezioni; l'immagine della vittima nel bagno, tagliata di netto mentre poverina stava esplicando funzione corporale: sono tutte fatte piuttosto bene. E prima ancora pensate bene: stavolta l'orrore non deriva solo dalla scena in sè ma da una costruzione abbastanza sapiente. 

Ne vuoi portare un paio di esempi. L'aver scelto come locazione per gli assalti della Teke Teke non solo il cavalcavia ma anche ad esempio la stazione perduta oppure il luogo chiuso è un bel tocco, specialmente se confortato da una realizzazione a livello tecnico - luci, inquadrature - che funziona; l'aver fatto crescere l'orrore con delle scene "preparatorie" - ti riferisci ad esempio al rotolo di carta igienica insanguinato che esce dal bagno, preludio della scoperta del corpo tagliato in due - prima di sfogarlo è stata scelta molto felice. Peccato che queste intuizioni non difficili ma molto buone si vadano a concentrare solo nell'ultimo quarto d'ora di film, laddove per il resto assisti ad una fotocopia di quanto fatto nel primo. 

Non male anche alcuni concetti che permeano la trama che si presenta in sostanza divisa in due parti: la storia delle scolarette che, senza volerlo, vengono a contatto con il mostro e l'investigazione dello studente universitario già visto nel primo film che no, non vuole dimenticarsi di quanto lo ha visto testimone nel primo film. Una pellicola un attimo più varia della precedente a livello di contenuti, insomma. 

E tali sono anche le scoperte progressive sulla Teke Teke, sia la sua storia reale, sia le sue caratteristiche. Le seconde sono le stesse che in precedenza: tuttavia vi sia aggiunge che lei colpisce tutti coloro che hanno nel loro nome almeno un'ideogramma uguale a quello di coloro che la violentarono: i fratelli Numadzaki. Il che rende papabili quasi tutti i protagonisti di questo film. Interessante pure che possa essere fermata grazie ad una sorta di formula magica che viene provvidenzialmente pronunciata dalla protagonista verso la fine del film; tuttavia è pure sempre un horror Japponico quindi la via per il finale splatter c'è sempre. 

E proprio questo particolare ti è piaciuto: poteva finire con pianti per le compagne perse, scuse come se piovessero - abbastanza tipico del carattere Japponico anche quando colpa non vi è - e una dolce melodia malinconica. Invece no: colpo di scena alla fine e massacro portato a termine. 


DOWNS

Essenzialmente la trama. Se ha qualche spunto interessante e qualche idea molto buona come hai detto, in soldoni è banalissima e decisamente stereotipata. Trattasi di vendetta della scolaretta bullizzata che, non viene mai spiegato perchè ed in quale maniera, finisce per essere in grado apparentemente di controllare la Teke Teke e la utilizza per uccidere tutte quelle che l'hanno presa in giro. Bella l'idea dell'investigazione: tuttavia temporalmente troppo confinata rispetto al plot principale. 

Anche l'aspetto tecnico presenta più di qualche lacuna. Hai già detto di qualche scena che sfonda nel trash: ci aggiungi un utilizzo spinto di filtri di vario colore - rosso per i ricordi con effetto granulosità a voler imitare una pellicola vecchia; blu per la notte; giallo per il tramonto - che, se da un lato fanno il loro lavoro, dall'altro potrebbero benissimo essere rimossi senza che il film ne abbia a soffrire. 

Vi son rivelazioni e colpi di scena - positivo - tuttavia sono gestiti in maniera un po' discutibile. Ottimo scoprire che il vecchio che riteneva nel primo film che la storia della violenza della Teke Teke da parte di militari americani fosse fasulla era in realtà stato testimone della scena e sapeva la verità: peccato che la stessa alla fine non arricchisca minimamente il film. Come non lo fa nemmeno la troppo breve ricerca letterale condotta dallo studente universitario: geniale per introdurre un elemento di interesse, malissimo gestito con due apparizioni poco spiegate e mai definitive. 

Conclusioni

Si fa apprezzare nonostante tutto. Grazie prevalentemente alla durata ottimale - 1 ora e 10 minuti - e al buon lavoro fatto in linea generale con le scene horror. Per chi voglia provarlo ecco il link

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