venerdì 21 luglio 2017

Twin Peaks S3 Ep.9: qualche passo nella direzione giusta




Si, sei in ritardo. Complice un viaggetto che ti ha visto visitare l’altra parte del mondo conosciuto, ti sei perso 2 puntate 2 di Twin Peaks. E ovviamente il tuo fido decoder ha deciso di andare in panne, per cui le registrazioni programmate manco hanno funzionato. Ma sei qui lo stesso chè mica ti sei dato per vinto. E non ci pensi nemmeno a riassumere due puntate in un post chè questa serie va gustata attimo per attimo con tutte le elucubrazioni mentali che 40 minuti abbondanti di volta in volta possono suscitare. 

Dopo l’esplosione di concetti e visionarietà del Ep. 8, si ritorna a far progredire un minimo la trama. 

Pronti? Via. 


L’FBI sulla strada giusta

Dopo il ritorno di un insanguinato Bad Coop, tutti in aereo con i nostri agenti FBI preferiti – Gordon, Albert, Tammy e la sempre notevolmente bocca di rosa Diane – in volo di ritorno verso Washington. Ma…arriva telefonata a Gordon ed è tempo di recarsi nella gioviale Buckhorn in South Dakota dove qualcosina nelle puntate precedenti è successo. Tipo un corpo di Briggs con la testa di Ruth Davenport, un arresto di Higgins, qualche omicidio e altre amenità simili. Vale la pena di fare la fermata tattica e far due paroline col povero Higgins. 

E cosi si scopre che assieme all'amata bibliotecaria Ruth questi gestiva un blog chiamato “La Ricerca della Zona” e che, recandosi al posto giusto nella data e nell'ora giusta, erano riusciti ad accedere ad un’altra dimensione che era “reale” e ad incontrare il Maggiore Briggs. Il quale aveva lasciato loro delle indicazioni con numeri, più precisamente coordinate, prima di fluttuare nell’aria e vedere la sua testa staccarsi dal corpo – il che potrebbe suggerire delle similitudini con la maniera con cui il Gigante “crea” Laura nell’Ep. 8 -; corpo che sappiamo tutti essere finito nell’obitorio dove ancora Albert si domanda come mai sia quello di un quarantenne quando a quel tempo avrebbe dovuto avere 72 anni. 

E…

Strani fatti a Twin Peaks

…a Twin Peaks – dopo la piacevole scenetta di Lucy ed Andy che decidono quale sedia comprare on line – Truman, Hawk e Bobby decidono di far visita a Betty, madre di quest’ultimo, che rivela loro come il compianto Maggiore Briggs avesse previsto la loro visita al fine di domandare riguardo a Cooper – e qui pensi che c’entri il fatto che il Maggiore era entrato nella loggia dove il tempo scorre diversamente ed in maniera non lineare probabilmente – e le avesse lasciato per loro uno strano contenitore. Che Bobby sa come aprire per rivelare un foglietto - che è probabilmente il quesito numero 1 della puntata – con disegni e numeri; dovrebbe trattarsi delle date in cui recarsi presso quello che padre e figlio chiamavano il Palazzo di Jack Rabbit. 

Sempre nell’amabile cittadina si vedono pure Ben Horne con sempre piacevolissima alla vista Beverly che indagano sullo strano suono proveniente a quanto pare dal legno – la security non era riuscita a capirci nulla – mentre Ben riesce pure a respingere la segretaria – che è Ashley Judd, per inciso. 

Altro giro, altro Horne: Jerry è alle prese con un suo piede che dichiara di non essere tale e di cui vorrebbe liberarsi. O è drogato come poche altre volte o questo significa qualcosa anche se non sai cosa. 

La ripresa di Bad Coop

Insanguinato si, con andatura un po’ risibile si, ma sempre vivo e vegeto. Si reca da un paio di suoi scagnozzi – tal Hutch e tal Chantel - , si fa curare, manda un messaggio a mittente sconosciuto – che poi si scopre essere Diane che legge qualcosa che suona come “Attorno alla tavola per la cena, la conversazione è animata” - , fa una telefonata ad altro personaggio di cui non hai memoria – chissà chi è - , comanda di uccidere il direttore della prigione in cui era stato detenuto – Warden Murphy - ai due villanzoni e preannuncia loro un futuro lavoro ed infine se ne va con un furgone chissà dove. 

…e le indagini su Dougie

Piuttosto sveglia invece la polizia di Las Vegas – con tanto di agente Fusco - che decide di interrogare il proprietario della Lucky 7 – Bushnell - , la compagnia di assicurazioni per cui lavora Dougie. Si scopre cosi che non esistono dati di Dougie prima del 1997. Dopo non essere riusciti a cavarne alcunchè, arriva un poliziotto che dice di aver trovato delle impronte digitali che incriminano per il tentato omicidio Ike the Spike che infatti viene prontamente preso dopo che aveva telefonato a qualcuno – chi? – per dire che si sarebbe preso qualche giorno di malattia. 

La parte interessante è però Dougie che fissa in rapida sequenza la bandiera – e tu credi che in realtà ad attirare la sua attenzione sia l’ombra della stessa sul muro - , le scarpe rosse di una segretaria – e ti sono venute in mente subito quelle di Audrey nella serie originale; oppure in generale potrebbe il rosso ad attrarlo, in fin dei conti ha avuto parecchio a che fare con la Red Room - e poi la presa di corrente – chiaramente gli ricorda quella da cui è tornato nella nostra realtà -. Sembra in qualche modo stia recuperando pian piano la memoria ma…potrebbe esserci pure di più.

Una scena misteriosa…

Non ci hai capito nulla ma un tizio – in Internet hai trovato che sarebbe tal Johnny – decide di sbattere la testa contro un quadro e stramazzare a terra, cosi’ tanto per fare; con tanto di di donna – che sarebbe Silvia Horne – che continua a chiamarlo. No ne hai idea per il momento: qualcuno nella rete lo collega però al ritorno di Audrey. 

E due ragazze altrettanto misteriose 

Si conclude con la consueta perfomance live di band al Road House. Ma prima curiosa scenetta con due ragazze di cui una pare davvero raccomandabile: drogata, ha perso il lavoro come cuoci hamburger per questo motivo, ne ha trovato un altro uguale, ha una seria eruzione cutanea che tutto sembra fuorchè quello. Non hai per il momento idea di cosa ‘ste due ci incastrino con la trama ma forse è ancora un po’ prestino trattandosi della loro prima apparizione. 


Se non hai dimenticato qualcosa, questo dovrebbe proprio essere tutto.
 

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