domenica 20 agosto 2017

Twin Peaks S3 Ep. 14: qualche indizio sparso

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Stavolta non eri molto convinto di fare un post e la tua idea era di attendere magari l’episodio successivo per arrivare qualcosa di più “corposo”. L’episodio in questione in fatti si compone di poche parti anche se davvero i motivi per porsi delle domande non mancano.
E allora procedi, sempre sperando che le Logge siano chiuse per il momento.



Twin Peaks chiama Buckhorn

La puntata inizia con una telefonata di Gordon Cole allo sceriffo Frank Truman. Siparietto simpatico di Lucy a parte, lo sceriffo informa l’FBI del ritrovamento delle pagine del Diario di Laura Palmer oltrechè del fatto che lui è il fratello dell’ Harry di 25 anni prima ora finito in cura. Nulla da segnalare fin qui.
Subito dopo però arriva il dialogo tra Albert e Tammy con cui il primo parla del primo caso della Blue Rose. Tal Lois Duffy che….da sola si sarebbe sparata. Sembrerebbe un classico di suicidio detta cosi: peccato che fossero presenti due Lois di cui una, quella che muore, proferisce la frase “Sono come la Blue Rose” e l’altra – quella che spara – viene arrestata da Cole e Jeffryies per poi suicidarsi poco prima del processo. E’ un indovinello per testare la valenza di Tammy: non hai mica capito che direzione prenda il ragionamento della bella investigatrice – peraltro approvata da Albert – quando a tuo modo di vedere si dovrebbe trattare, detta cosi, di un classico – per modo di dire – caso di doppleganger.
Ad ogni modo arriva poi la sempre simpaticissima Diane e qui ci scappa la rivelazione: Janie E., moglie di Dougie, è sua sorella – per metà, il che significa che uno dei genitori non è lo stesso - sebbene le due non vadano proprio d’accordo e non si vedano da un po’. 
Ma il punto interessante e più misterioso arriva dopo. Dopo essersi distrutto le orecchie causa lavori di un lavavetri – stranamente il rumore continuava ad essere assordante nonostante la regolazione dell’apparecchio acustico – Cole racconta di un sogno – non il primo che fa e come dargli torto – in cui si prendeva un caffè con Monica Bellucci. Che tira fuori un paio di frasi ad effetto: “Siamo come il sognatore che sogna e poi vive quel sogno” e “ma chi è il sognatore?” per poi dirgli di girarsi e qui la scena termina. Ci vuoi vedere – ma ci sono una dozzina di teorie come per ogni cosa in Twin Peaks – un’esortazione a scoprire la verità, ossia a capire alla fine chi sia il sognatore che sta muovendo tutti i fili ed il cui sogno i protagonisti stanno vivendo, avvisando la contempo che egli stesso è nel sogno.
Il tutto viene reso poi ancora più enigmatico da una sorta di ricordo di Jeffryes: il giorno 16/02 – si recuperi Fuoco Cammina con Me, gentili lettori – egli appare alla centrale dell’FBI a Philadelphia per poi scomparire di nuovo. Non prima di aver però indicato Cooper e aver chiesto a Gordon “chi pensi ci sia li’?”

Qui Twin Peaks: un viaggetto interessante

A Twin Peaks Bobby, Hawk, Frank e Andy si recano nel posto indicato dall’indizio del Maggiore Briggs cioè il “Palazzo della Lepre Americana” e lo fanno alle ore 2.53 come avevano giustamente desunto. Ci trovano intanto Naido nuda e, dopo apertura di portale, a recarsi in quella che dovrebbe essere la Loggia Bianca, è Andy. Il quale si siede davanti al Gigante che si presenta come il “Fuochista” e poi gli fa vedere tutta una serie di immagini varie tra cui Laura, il Dougpass che chiedeva se si aveva da accendere e molto altro ancora. Andy se ne esce, prende in braccio Naido, dice che va protetta perchè è molto importante e qualcuno la vuole morta. E la portano in una cella vicino a Chad nel frattempo arrestato e ad una specie di ubriacone che fa un suono strano e ripete le parole. Devi ammettere che non ne hai idea ma l’interrogativo è chiaramente chi voglia Naido morta.
Cambio di scena e si ritrova Jimmy a parlare con tal Freddie della sua attrazione per Renee, comunque già sposata. Freddie ha una storia da raccontare, quella per cui ha deciso di muoversi dall’Inghilterra e venire a Twin Peaks: in sogno ha visto il “fuochista” – facile dunque sia il Gigante – che gli ha fatto acquistare un guanto spaiato – che poi è divenuto parte di lui al punto da non potere essere rimosso – che il commesso manco voleva vendergli e gli ha detto che doveva venire a TP. Anche qui è troppo presto per fare teorie: per il momento lasci che i due terminino la loro ultima fatica giornaliera e poi se ne vadano al RoadHouse.
Che sarà teatro della consueta chiusura di puntata con gruppo musicale e due ragazze a parlare dei fatti loro. Nulla di particolare se non che una indossa il golf di una certa Paula ed è figlia di Tina – che è la moglie del tizio di cui parla Audrey, eh –.

Sarah, chi sei?

Ultima notazione per Sarah Palmer che, intenta a sorseggiarsi il suo drink presso il Elk’s Point 9 bar -  non ne hai idea – viene disturbata da un tizio in cerca di avventure facili e per farlo desistere le mostra l’interno del suo volto piuttosto…lucente. Che sia la Sarah Palmer che conosciamo?
Ci si vede tra una settimana alle 2:53 in punto oppure il portale non si apre.

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