domenica 16 settembre 2018

Source Code: fisica, sentimenti, azione e un'idea brillante





Da un po' di tempo a questa parte hai cominciato a vedere dei film che "impegnassero" il cervello, di quelli che li vedi e poi capisci subito che li devi rivedere per provare a capirne un minimo la trama. 

Cosi sei passato da viaggi nel tempo a mondi "mentali" e stavolta sei approdato a strani esperimenti di fisica quantistica connessi a scopi militari - tema nemmeno del tutto nuovo visto che sovente i problemi nascono proprio da qualche trovata a stelle e greche sfuggita di mano tipo questa cosa qui). 

In questo caso hai visto "Source Code", film del 2011 per l'allegra regia di Duncan Jones


Fin dalle prime scene, con quei panorami ampi, qualcosa ti aveva insospettito: forte ti balenava in testa l'idea che magari qualche soldo in meno di quelli dovuti fosse stato speso nell'osservare quelle inquadrature a tutto campo che ti parevano prese da un film anni '80-'90. Per fortuna, nonostante in realtà le locazioni fossero piuttosto poche - un laboratorio, un treno, una stazione e giusto un parcheggio in più - ti stai sbagliando: quando hai visto infatti gli effetti speciali - esplosione del treno in primis ma anche animazione del protagonista che si getta dal treno - hai potuto apprezzare la produzione, non certo di secondo livello. 

Ma la parte interessante sta tutta nella tecnologia e ovviamente nel suo utilizzo. Il Source Code sfrutta infatti principi della fisica quantistica e del calcolo parabolico connessi alla mente umana. Praticamente, quando una persona muore, per ancora circa 8 minuti il cervello - sarebbe meglio dire le sinapsi oppure i "circuiti" che ne trasportano l'elettricità e l'esempio della lampadina a tal proposito è perfetto - rimane attivo; di più, la parte della mente deputata alla memoria conserva una sorta di traccia. Il Source Code permette di accedervi a patto che si verifichino alcune condizioni: il soggetto che viene proiettato nella mente di colui che è morto deve avere caratteristiche fisiche, genere possibilmente e mappe sinaptiche simili. E' quanto accade al Maggiore Colter Stevens, capo squadra dell'aeronautica USA in Afganistan e morto - non del tutto cerebralmente - 2 mesi prima ma tenuto in vita in "parte" - si scopre infatti che il suo corpo, solo nella parte del torso, è custodito in una specie di teca monitorata - per potere accedere ai ricordi di un anonimo professore di scienze che si trovava nel treno fatto saltare in aria da un terrorista. 

Partono così una serie di "Viaggi" ripetuti in quei ultimi 8 minuti in cui Colter impersona in tutto e per tutto il Prof. con lo scopo di individuare l'attentatore e impedire di conseguenza una sua possibile ulteriore strage. Sebbene il tutto venga lasciato un po' confuso, ogni viaggio dovrebbe essere in un universo parallelo - infatti i fatti si svolgono in maniera leggermente diversa ogni volta - e ad ogni successivo viaggio però Colter mantiene i ricordi di quello precedente che termina quando scadono gli 8 minuti e si verifica la sua morte come Prof. Da questo punto di vista il film assume anche i connotati di un thriller investigativo e alla fine, dopo ripetuti tentativi, l'operazione riesce e il colpevole viene smascherato, evitandosi così sue successive malefatte. 



Altro aspetto che piace è che, nel corso della pellicola, ci si pongono domande che vengono poi chiarite solo in corso d'opera e accadono rivelazioni piuttosto interessanti; detto in altri termini, la sceneggiatura convince appieno. 

E' normalissimo chiedersi dove sia in realtà Colter ed è piuttosto spiazzante capire che quella stanza in cui viene collocato per la prima ora buona sia solo una sua rappresentazione mentale al pari del suo corpo fisico: in realtà si trova in una sorta di teca controllata di un centro ricerche. Supponi pure che sia stato tenuto per oltre 2 mesi - quelli intercorsi tra la sua morte in Afganistan e il primo utilizzo del Source Code - in una sorta di stasi completa dato che al suo primo salto mostra che le sue memorie non vanno oltre il campo di battaglia e crede anzi che fosse solo il giorno dopo quello della sua ultima missione. 

Altrettanto normale è chiedersi se col Source Code egli viaggi continuamente indietro nel tempo e sempre nella stessa linea temporale; solo a metà film arriva lo spiegone riguardo gli universi alternativi che tronca ogni dubbio pure se rimane questo concetto di "riassegnazione" contrapposto a quello di "simulazione". In pratica il Source Code non simula situazioni non realmente esistenti ma invia direttamente Colter in più universi paralleli. E se questo potrebbe essere anche immediato da comprendere, rimane un quesito di cui passerai a parlare in chiusura di post. 

Sconvolgente a dir poco è poi la rivelazione finale che ti permette di giustificare un happy ending che di solito faticheresti a digerire in film di questo tipo. Il Source Code va ben oltre quanto i suoi ideatori avevano previsto: non trasferisce in universi paralleli ma crea nuovi universi. Il primo a capirlo è lo stesso Colter anche se non ne è sicuro; dapprima infatti, fermato l'attentatore nell'universo del suo ultimo viaggio, è convinto di sparire allo scadere degli 8 minuti; invece, a sorpresa, quell'universo sembra freezarsi per poi però riprendere a "funzionare" normalmente. Addirittura - e questa è un'altra questione piuttosto grossa - egli riesce a mandare un messaggio alla Goodwin di altro universo prima dell'attentato e così a fare in modo che l'esplosione nel treno nemmeno si verifichi: come ha fatto? Qui non hai proprio spiegazione. 

Rimangono, dunque, dei quesiti. 

Il primo è: appurato che ogni utilizzo del Source Code trasla o "crea" un universo ogni volta diverso - e del resto l'autore è molto bravo a farlo notare in alcuni piccoli particolari - , siamo sicuri che ad ogni "disconnessione" corrisponda ritorno sempre nello stesso universo di partenza? La risposta immediata sembra essere positiva dato che nell'universo "reale" di partenza i fatti sembrano susseguirsi cronologicamente senza alcuna soluzione di continuità. 

Il secondo è invece relativo alla possibile influenza di Colter e delle sua azione sugli universi. Ad ogni utilizzo del Source Code, infatti, egli sa di più e si comporta diversamente, portando a dei finali degli 8 minuti sempre diversi. Si dovrebbe pensare che non è un problema, tanto in 8 minuti quei mondi sono destinati a scomparire e lui a morire; invece no, il mondo in quegli universi va comunque avanti e siamo sicuri - per il classico detto che il "battito di ali di una farfalla a New York può far accadere una tromba d'aria ad Hong Kong" - che non vi siano conseguenze rispetto al normale corso degli eventi? In altre parole: il semplice utilizzo del Source Code finisce per creare in questo senso nuovi universi in quanto, approdato a quello di arrivo, il prode Colter, già per la sua presenza, ne creerebbe un altro ancora. E se questo vale per il mondo di arrivo, cosa dire riguardo a quello di partenza (sempre che sia sempre lo stesso)? Roba complicatina, insomma. 

Il terzo quesito è relativo al Prof. in cui Colter "entra" ad ogni utilizzo del Source Code. Ammesso che in tutti i tentativi "falliti" in cui la bomba scoppia e lui muore la questione non ha importanza alcuna, nei due universi in cui egli esce dal treno e sopravvive con la compagna ed in quello finale, che fine ha fatto il "vero" Prof, ossia la mente di costui? Vivono entrambe le personalità assieme o bisogna ipotizzare un non happy ending per il povero Prof., completamente fatto sparire in quanto sostituito da Colter cui finisce per donare il suo corpo? Di più: anche nel mondo felice finale deve esistere un Colter "vero" e probabilmente soggetto ad esperimenti - che vengono infatti fermati in quel caso in quanto l'occasione non si presenta perchè lo scoppio della bomba è stato scongiurato in altra maniera -: è solo un guscio vuoto e inutilizzabile o anche lui è "Colter" e la sua personalità sarà sdoppiata in quel caso? Anche questo è un quesito cui non viene data risposta. 


In definitiva un film molto più profondo di quel che potrebbe sembrare che mischia molto abilmente la componente thriller e fisica con quella dei buoni sentimenti e dei valori: assolutamente consigliato e pure accessibile senza necessità di Source Code qui


0 commenti:

Posta un commento