sabato 10 novembre 2018

Arq: loop temporali in un thriller fantapolitico




ARQ è un thriller fantascientifico del 2016 diretto da Tony Elliott, andato in onda sulla piattaforma Netflix. Affronta il tema del loop temporale pur non raggiungendo la complessità di un Timecrimes  o di un Triangle ma comunque dando allo spettatore la maniera di pensare; ci aggiunge una semplice ma discreta storia thriller con base su un rapporto piuttosto turbolento tra due fidanzati e spruzza qualche tocco di action. 

Sul primo aspetto ti vuoi soffermare perchè se tutto sembra facile e lineare, qualcosa potrebbe invece sfuggire. 

Il contesto il breve 

In un mondo post apocalittico - solo nel finale si potrà vedere un panorama che mostra una città praticamente distrutta sopra cui si vede volare un aereo militare - tiene banco la lotta tra la multinazionale chiamata Torus e le Nazioni Libere; la prima è una forza militare - ha da poco conquistato anche l'isola di Los Angeles - oltrechè politica ed economica che cerca soluzione per la crisi energetica. E la trova nell'invenzione di un suo ex ingegnere: l'Arq che, vista all'inizio come una sorta di macchina del moto perpetuo e dall'energia infinita, si rivela ben presto essere una sorta di macchina del tempo. 

La situazione è tale che addirittura il cibo scarseggia - alcuni dei personaggi non mangiano da due giorni - e che le mele sono praticamente sparite - solo Renton, il protagonista, le ha in quanto le coltiva nella propria abitazione - ; il mondo in generale viene ricoperto dall'inquinamento e l'aria è tossica. La Torus dispone, come forze militari, di droni - se ne vede uno alla fine - chiamati ZMP e proprio a scopi militari vuole l'Arq; utilizza in maniera massiccia la propaganda - si sente infatti costantemente una radio trasmettere -. 

Si segue così la vicenda di Renton, inventore dell'Arq, nel suo tentativo di difendersi dall'incursione della squadra del Bloc - la resistenza contro la Torus - della ex fidanzata Hannah; partono intrighi, doppi giochi e tanti ma tanti - 9 - loop temporali. 

L'Arq 

Concepito come un generatore di energia continua, somigliante ad una grande bobina che gira creando campo elettromagnetico e comandato da un computer, alla fine si rivela essere una macchina del tempo capace di influenzare anche i ricordi di chi partecipa ai loop per le frequenze emesse. Con una duplice limitazione di carattere temporale - un solo loop, anche se ripetuto migliaia di volte, dalle ore 9.25 alle ore 6.16 per una durata quindi limitata - e territoriale - sebbene non sembri verosimile, il loop si verifica solo entro un perimetro circolare delimitato da alcune pietre bruciate -. 

Il viaggio nel tempo 

Non andrai a descrivere tutti i loop compiuti - 9 - ma ti soffermerai piuttosto su alcuni particolari che delineano come la costruzione della trama sia stata buona e quindi gli autori abbiano "fatto i loro compiti a casa"; parlerai poi di alcuni particolari che rimangono invece complicati da spiegare. 

Innanzitutto, come per ogni loop, è necessario capire quando esso inizi. Se è vero che il film dice chiaramente che si tratta di serie di 9 loops che si sono ripetuti migliaia di volte - e questo pone un problema piuttosto grosso, ci torni poi - , lo è anche che comunque ci deve essere un punto di partenza: questo è dato da uno dei rapitori, Cuz, che, ignorando il campo elettrico a 20000 Volt che lo circonda, tocca l'Arq alle ore 6.11.06. Inizia così il primo loop che dura fino alle ore 9.25.21: non viene data ragione alcuna di questa specifica durata ma hai trovato piuttosto interessante il fatto che siano 3 ore 14 secondi e 15 centesimi e che lo spazio entro cui il tempo si riavvolge sia un cerchio ed il pigreco, costante per il calcolo dell'area e del perimetro di tale figura geometrica, sia pari a 3.1415. Solo un'osservazione senza alcuna pretesa, comunque. 

Altro particolare molto importante è che quello che vediamo nel film non è quasi mai - a parte in un paio di casi - l'intero loop. Il film infatti ci riporta alle ore 6.11 ogni qualvolta il protagonista Trenton muore: questo non significa che il loop riparta in quel momento ma solo che i fatti continuano fino alle 9.25 senza che siano mostrati. La bravura degli autori sta nel farlo capire e nel fornire informazioni relative ad almeno uno dei loop dopo la morte di Trenton; ad un certo punto, infatti, sarà Hannah a dirci che ricorda del loop precedente degli spari che - ipotizzi - dovrebbero essere stati quelli con cui è stata uccisa quando Trenton già era morto da parte dei mercenari al soldo della Torus Cuz e Sonny, infiltrati nella Bloc. 

Perchè un'altra delle fondamenta del film è che i personaggi coinvolti nel loop ricordano i loop precedenti: o meglio, ricordano quelli che fanno parte della singola sequenza di 9 loops ma non quelli appartenenti ad altre sequenza in quanto al nono loop la macchina viene resettata. Ecco il motivo del videomessaggio che Trenton registra: informare il se stesso della successiva sequenza che l'Arq va consegnato al Bloc e che pertanto deve credere in Hannah. Il principio - difficile da spiegare, deve essere preso come buono e basta - è che chi si trova al momento del loop più distante dall'Arq recupera più ricordi e prima: questo costituisce uno dei motivi di interesse del film e giustifica i comportamento dei protagonisti alle prese con informazioni incomplete. Se nei primi loop il solo Trenton sembra ricordare, nei successivi cominciano a farlo anche Hannah e i vari altri personaggi, alcuni in maniera perfetta, altri a livello di semplici deja vu cui non attribuiscono la giusta importanza - ad esempio nel 4rto loop uno di loro dirà di aver già sentito il notiziario che millanta i meriti di Torus - . 

Naturalmente, disponendo di alcuni ricordi, la maniera di agire cambia nel successivo loop fino a che i raggiunge il nono che chiude la sequenza. Se la maniera per romperlo è piuttosto semplice - basta disattivare l'Arq - vi sono motivi per cui ciò non viene mai fatto che possono variare da utilità egoistica - non morire, portare a termine la missione - ad amore vero e proprio - in un caso Trenton non accetta la morte dell'amata Hannah e quindi non disattiva la macchina anche se l'avrebbe potuto fare - . Tutti cercano di raggiungere il finale desiderato e per questo motivo sono disposti, ciascuno per le loro ragioni, a rivivere le situazione ancora ed ancora. Altro motivo di interesse del film che abilmente inserisce una componente "umana" e una sottotrama basata sui personaggi nella fredda cronaca scientifica. 

In definitiva, la trama la riassumi con l'immagine sotto: 



Punti complicati 

Ci sono alcuni punti davvero duri da digerire che potrebbero anche essere considerati come delle sviste degli autori se non addirittura dei plotholes - buchi di sceneggiatura -. 

Il finale. Nel finale la prima a risvegliarsi è Hannah. Perchè? Questa scelta di trama deve aver un significato nella mente degli autori ma l'unica spiegazione che hai elaborato è semplicemente che lei, in occasione del nono loop che conclude la sequenza e a differenza di quanto accaduto alla fine della sequenza precedente, fosse più lontana di Trenton dall'Arq e quindi recuperi prima la memoria. Soltanto che si è detto - e l'inizio del film lo dimostra ampiamente - che della sequenza precedente non si dovrebbe ricordare nulla a differenza di quanto accade per ogni loop della stessa sequenza. La questione rimane aperta. 

La limitazione territoriale. Viene detto che il loop interessa solo una porzione di spazio, quella contenuta all'interno del perimetro delineato da pietre bruciate. Ma questo crea una serie di problemi. Innanzitutto, anche a voler ammettere che le sequenze si siano svolte solo mille volte - ma nel film si dice "migliaia" in maniera indefinita - questo creerebbe una disincronizzazione temporale con il resto del mondo ed anche parecchio grave. Ogni loop dura infatti circa 3 ore; moltiplicato per mille da 3000 ore che sono 125 giorni, tempo passato nel resto del mondo. Sembra nulla ma significa che la Torus ha ricevuto 125 segnali radio da Sonny di mandare le sue ZMP, giorno dopo giorno: qualche domanda potrebbero pure porsela. Come potrebbero chiedersi, se il segnale non arrivasse, come mai passi così tanto tempo senza essere contattati e magari mandare una squadra a controllare. E questo se il loop si fosse ripetuto solo mille molte: se fosse decine o centinaia di migliaia i protagonisti, qualora riuscissero ad uscire dalla casa, potrebbero nemmeno più riconoscere il mondo in cui abitavano. Sembra più semplice allora pensare che l'Arq resetti il tempo per tutto il mondo con la sola eccezione di quel perimetro di pietre bruciate che potrebbero derivare da una guerra nucleare globale che ha distrutto il pianeta ; in altre parole, quelle pietre rappresenterebbero l'unico "tempo reale" in cui i fatti sono accaduti senza loop. 

L'ottavo loop. Dovrebbe essere quello in cui Cuz tocca l'Arq dando origine al loop. In quello mostrato nel film però non accade: allora il loop dovrebbe rompersi, cosa che non si verifica. 

Il tempo scorre più veloce. Ad un certo punto Trenton realizza che il tempo del loop scorre più veloce. Per poterlo realizzare gli occorrerebbe un sistema di riferimento in cui il tempo scorresse "normale" che stia al di fuori dell'area interessata da loop in cui tutto procede invece secondo il "tempo accellerato". In altre parole, Trenton non può percepire questa accelerazione, per lui lo scorrere del tempo dovrebbe, come parte del sistema accelerato, sembrare perfettamente normale. 


Bei tocchi di trama 

Qualche scelta degli autori ti ha a dir poco impressionato e fatto capire come questo film, nonostante a basso costo - e lo si vede dalle poche locazioni e dai pochi protagonisti - sia stato bel pensato e valga parecchio. 

Hai già accennato al fatto che i loop non si fermino con la morte di Trenton e che semplicemente i fatti successivi non vengano mostrati; gli autori lo sanno bene e difatti fanno accennare ad Hannah degli spari che concludono uno dei loop non visti. 

Di più: Hannah racconta il suo passato di carcerata e torturata della Torus per 6 mesi circa; spiega che la notte veniva mantenuta in una stanza illuminata mentre di giorno al buio e che qualcuno continuava sempre a cantarela solita tremenda canzone natalizia. Beh...quel qualcuno si scopre essere Cuz che canta quella stessa canzone nell'ultimo loop. Altro bel tocco davvero. 


In conclusione un gran bel film capace di mixare politica, sentimenti e viaggi nel tempo. Decisamente consigliato; per chi voglia l'inizio del loop è qui

1 commenti:

  1. A parte che mi hai intrippato il cervello sbagliando l'ora d'inizio e della fine, dopo la prima volta che lo hai scritto bene.
    In più mi hai dato il colpo di grazia quando nella slide della prima immagine, hai concluso con SI SVEGLIA HANNAH INVECE DI "SONNY" quando il protagonista si chiama Trenton.
    Poi alla fine non ho capito una cosa, quindi il film è finito quando si svegliano nel nono e ultimo loop prima del reset o il tutto si è già resettato?

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